L’artista reggiano è appena rientrato in città dopo il buon esito della sua mostra “Magnum Opus” nella capitale ceca
REGGIO EMILIA – È appena rientrato in città, forte della buona accoglienza ricevuta a Praga con l’antologica “Magnum Opus”, l’artista reggiano Enrico Magnani. Ospite dell’Istituto Italiano di Cultura diretto da Giovanni Sciola in occasione della conferenza internazionale “Bramosia dell’ignoto: esoterismo, occultismo e fantastico nella letteratura italiana tra fin de siècle e avanguardia”, Magnani è tornato nella capitale della Repubblica Ceca dove è molto noto anche per avere già esposto in passato, ottenendo sempre ampio consenso. Apprezzato dal pubblico e dalla critica, l’artista è conosciuto in molti Paesi europei, fino agli Stati Uniti.
La mostra ha presentato una selezione di opere realizzate dal 2007 ad oggi, in cui ricorrono i temi centrali dell’artista: le più antiche tradizioni spirituali dell’umanità, dall’alchimia al taoismo, dall’archetipo primitivo alla mitologia greca. Con pietre, metalli, terre, oro e combustioni, Magnani dà vita alla simbologia dei cinque elementi, qui riuniti a invitare lo spettatore ad esplorare le profondità del suo essere e a comprendere meglio il significato della vita e del ruolo umano nell’universo.
La mostra, che gode del patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura e dell’Università Carlo IV di Praga, di Italia Arte e Museo MIIT Torino, è stata visitata anche dall’ambasciatore italiano Aldo Amati.