
Alfio Ambrogio Monforte è finito in manette all’interno di un’operazione della procura Catania nel corso della quale sono finite in carcere altre sei persone. Il giudice, tuttavia, stamattina non ha convalidato il fermo e lo ha rimesso in libertà
REGGIO EMILIA – Un autrasportatore reggiano pregiudicato di 47 anni, Alfio Ambrogio Monforte, è stato fermato dai carabinieri di Reggio all’interno di un’operazione nel corso della quale sono finite in carcere altre sei persone per estorsione continuata e aggravata dal metodo mafioso da carabinieri nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura di Catania che il 5 dicembre scorso avevano portato all’arresto in flagranza di reato di Fabio Amoroso, 23 anni.
Il giudice, tuttavia, non ha convalidato il fermo e Monforte è subito tornato in libertà.
Secondo l’accusa dal 2012 imponevano il pagamento di tangenti a un imprenditore di Biancavilla. Per lo stesso reato è stata inoltre notificata un ordinanza di custodia cautelare in carcere anche ad altre quattro persone. L’operazione, denominata ‘Onda d’urto, si basa su indagini su presunti appartenenti al clan ‘Mazzaglia-Toscano- Tomasello’, attivo nel comune di Biancavilla e collegato con la ‘famiglia’ catanese ‘Santapaola-Ercolano’.
Agli atti dell’inchiesta della Dda della Procura di Catania sono confluiti gli esiti di intercettazioni ambientali e telefoniche , oltre a riprese video, che avrebbero permesso di ricostruire l’estorsione e di evidenziare ruoli e dinamiche all’interno del clan.