Gay pride, i cattolici di destra scendono in piazza: “Contro natura”
Una contromanifestazione di “riparazione pubblica spirituale” organizzata dal Comitato “Beata Giovanna Scopelli” contro la manifestazione del 3 giugno. De Lucia: “A voi il diritto di odiare e a noi quello di amare”
REGGIO EMILIA – Una contromanifestazione di “riparazione pubblica spirituale” contro il Gay pride mediopadano che si terrà a Reggio sabato 3 giugno. E’ stata organizzata dal neocostituito comitato cattolico “Beata Giovanna Scopelli” con ritrovo nella stessa giornata, alle 10.30, sul sagrato della cattedrale. Il manifesto dell’iniziativa riporta, come si può evincere dall’immagine che pubblichiamo, un’immagine della flagellazione di Cristo.
Sempre sul manifesto si legge una frase di San Tommaso D’Aquino: “Nei peccati contro natura in cui viene violato l’ordine naturale, viene offeso Dio stesso in qualità di ordinatore della natura”. L’iniziativa è stata organizzata al mattino (il corteo del gay pride partirà nel pomeriggio alle 14 da viale IV Novembre) con una processione, si legge, sempre sul volantino, che partirà alle 10,45 con la recita del rosario fino al santuario della Beata Vergine della Ghiara. Gli organizzatori chiedono che non vi siano sigle, striscioni o slogan.
Su Radio Spada, che supporta l’iniziativa e che si definisce un “sito di controinformazione che ritiene il Cattolicesimo Romano l’unica forma veridica ed efficace di antagonismo culturale, sociale e politico alla grave decadenza e alle pulsioni dissolutrici del mondo in cui viviamo”. Sempre su Radio Spada, la “veglia antiomofobia”, in programma per stasera a Reggio a Regina Pacis contro le vittime di discriminazione nel mondo Lgbt, viene definita parte di un disegno che rende “ancor più scandaloso l’endorsement (non implicito) dato dalla Diocesi, che manderà a tale “veglia” il Vicario generale”.
L’immagine è stata postata su Facebook dal consigliere comunale del Pd Dario De Lucia, uno degli organizzatori del REmilia gay pride. che commenta: “A voi il diritto di odiare e a noi quello di amare”.