Il social housing avanza in via don Pasquino Borghi
Vecchi fa il bilancio degli interventi: in 20 anni cento milioni su edifici
REGGIO EMILIA – Sono i palazzi storici di viale Magenta – in partenza a marzo del 2018 con un investimento di 1,6 milioni – e soprattutto di via Don Pasquino Borghi, i prossimi obiettivi del piano di riqualificazione degli edifici residenziali pubblici portato avanti dagli anni 90 a Reggio Emilia da Acer e Comune. La novita’ emerge questa mattina da un convegno organizzato al Tecnopolo per tracciare il bilancio di tutti gli interventi realizzati ad oggi nei diversi quadranti urbani della citta’.
In particolare per il nuovo intervento di via Don Pasquino Borghi (zona Ospizio), il presidente di Acer Marco Corradi fa sapere: “Ci sono disponibili gia’ alcune risorse – 100.000 euro – ma prima di tutto abbiamo preso l’impegno con i residenti privati di presentare una proposta progettuale adeguata. Poi ci attiveremo per reperire altri finanziamenti con bandi e ‘aprendo altri cassetti'”. Intanto sulla qualita’ delle cosiddette “case popolari” sono stati investiti negli ultimi 20 anni quasi 100 milioni nei quartieri densamente abitati come quelli: Stranieri, Foscato, Mascagni, Gardenia e soprattutto Compagnoni. Un intervento, quest’ultimo, che si concludera’ a breve e costato oltre 40 milioni, definito dal sindaco Luca Vecchi “il Core del social housing”.
Gli alloggi pubblici in citta’ sono oggi 2.589, collocati in 238 fabbricati. Gli alloggi per studenti sono 84 e “cubano” 200 posti letto. Insomma, commenta il sindaco, “abbiamo portato a compimento in questi anni un’operazione di portata storica con la riqualificazione di tutti i quartieri popolari di ediliza pubblica della citta’”. Un percorso, sottolinea ancora Vecchi, “che e’ partito oltre 10 anni fa con i quartieri Foscato e Stranieri e che e’ arrivato negli ultimi tre anni alla riqualificazione del Gardenia, al completamento del Compagnoni e all’imminente avvio del quartiere Magenta”. Il primo cittadino annuncia infine: “Proseguiremo poi nel prossimo anno con un altro quartiere della citta’: il Don Pasquino Borghi”.
In generale comunque, “in questi anni e’ stato fatto un lavoro sull’efficientamento energetico e sui costi delle bollette quindi anche sulla qualita’ dell’abitare. Direi che si delinea una nuova citta’ che sta nascendo, appena uscita dalla crisi, e che tiene insieme gli investimenti sui luoghi ma anche sulla dimensione di comunita’ e le relazioni tra chi li abita”.