Anticorruzione: diciassette appalti comunali nel mirino
Per un valore complessivo di circa 8 milioni di euro nel periodo tra il 2011 e il 2014
REGGIO EMILIA – L’Authority anticorruzione di Raffaele Cantone ha messo nel mirino 17 procedure d’appalto del Comune di Reggio per un valore complessivo di circa 8 milioni di euro nel periodo tra il 2011 e il 2014. L’Anac, scrive il presidente Cantone in un suo comunicato, ha svolto nei mesi scorsi un’indagine sulla “corretta individuazione dell’importo stimato dell’appalto” e sul “conseguente legittimo ricorso ad affidamenti in economia”, verificando l’applicazione del Codice dei contratti pubblici.
Il dubbio dell’Authority è che le amministrazioni pubbliche possano frazionare il valore di un appalto, rimanendo per ciascuna frazione sotto una soglia di importo stabilita dalla legge, in modo da evitare di ricorrere ad una gara ad evidenza pubblica.
L’Authority ha preso in esame “i dati relativi a forniture e servizi in economia affidati dal 1° gennaio 2010 al 10 marzo 2015, singolarmente di importo inferiore alla soglia comunitaria, che presentano carattere di regolarità o che risultano reiterati nell’arco temporale annuale, assunto come riferimento, e che nel complesso superano la soglia consentita”.
“L’indagine – scrive Cantone – ha portato all’individuazione di un numero complessivo di 90 Comuni (su un totale di 116 attualmente presenti sul territorio nazionale) interessati da anomali fenomeni di ripetizione contrattuale, ed indici di potenziale violazione del richiamato comma 10 dell’articolo 29 del Codice”. Tra i 90 comuni in cui sono state segnalate le anomalie, spunta il Comune di Reggio. Sono 17 le procedure segnalate dall’autorità anticorruzione.
Si spazia da numerosi bandi per l’acquisto di pellicole cinematografiche del 2011, a servizi postali (2011, 2012, 2013) a servizi di assistenza informatica e di assistenza software, a servizi di istruzione prescolastica, per arrivare a servizi di assistenza sociale con e senza alloggio.
L’importo maggiore è quello per servizi scolastici vari del 2014: 1 milione e 25mila euro assegnati con bandi singolarmente più bassi di 200mila euro, e quindi affidati senza un pubblico incanto ma con procedure ristrette o negoziate.