Banco Emiliano, profondo rosso: perdita di 14 milioni
Il cda della banca ha dovuto fare pulizia sui conti, scremando i crediti deteriorati che possono intaccare il patrimonio come richiesto dalla Bce
REGGIO EMILIA – Il Banco Emiliano ha chiuso l’esercizio 2014 con una perdita di 13,9 milioni di euro per la prima volta in 120 anni di storia a due anni fa dalla fusione fra la Banca Reggiana e la Banca di Cavola e Sassuolo. Un matrimonio sancito ufficialmente nel settembre del 2013, che ha creato la più grande banca di credito cooperativo del territorio che conta ora oltre 17mila soci.
Il cda della banca, secondo quanto scrive la Gazzetta di Reggio, ha dovuto fare pulizia sui conti, scremando i crediti deteriorati che possono intaccare il patrimonio come richiesto dalla Banca centrale europea (Bce). Un’operazione che secondo il presidente della banca, Giuseppe Alai, “anticipa le direttive imposte dalla Bce a partire dall’esercizio 2014”.
“Il malessere delle aziende si scarica sulle banche e queste sono costrette a mettere in atto significative svalutazioni sui crediti – ha scritto Alai nella convocazione consegnata ai soci in vista dell’assemblea – specialmente sui settori che stanno risentendo più pesantemente della crisi che sta perdurando da troppi anni”. Pur avendo agito in ottica prudenziale, quindi, la banca si è trovata in casa clienti che hanno ottenuto affidamenti ma non più in grado di restituirli secondo i tempi concertati.