Ecco Hortus: tre giorni nei Chiostri-giardino
Il 24, 25 e 26 aprile una mostra mercato, esposizioni, incontri e workshop animeranno San Pietro con lo scopo di diffondere e accrescere la cultura sul giardino
REGGIO EMILIA – Il 24, 25 e 26 aprile i chiostri di San Pietro ospiteranno “Hortus. I giorni nel giardino”, un’iniziativa nata dall’intesa tra Giuseppe Baldi, paesaggista reggiano e Paola Porcinai, figlia del Maestro Pietro Porcinai, in collaborazione con il Comune di Comune di Reggio Emilia. Una mostra mercato, esposizioni, incontri e workshop animeranno i suggestivi Chiostri benedettini di San Pietro (via Emilia San Pietro 44) con lo scopo di diffondere e accrescere la cultura sul giardino. Tante le iniziative proposte tra cui una mostra su Pietro Porcinai, il più grande paesaggista italiano del Novecento, una personale dell’artista Graziano Pompili, una conferenza tenuta dall’archeologo Nicola Cassone, un teatro di posa fotografico di Fabrizio Cicconi e, infine, l’apertura di alcuni giardini privati del centro storico di Reggio Emilia.
Prima condizione indispensabile per creare un evento di indiscutibile qualità è la partecipazione di espositori di chiara fama: la scelta è stata indirizzata verso quelle aziende che interpretano la loro attività nella ricerca di pezzi unici, nell’atto di propagare piante con rigorosa e ferma attenzione anche nei confronti di rarità, prima ancora che del commercio.
Molte le categorie rappresentate, in particolare: piante annuali, biennali e perenni fiorite, piante decorative per la foglia, alberi e arbusti per giardino e terrazzo in vaso piante aromatiche officinali, piante da frutta e da orto, piante acquatiche, piante cactacee e succulente, agrumi e piccoli frutti, frutti antichi, sementi rare, prodotti biologici, attrezzi da giardino, vasi e cesteria, stampe botaniche ed editoria.
Sono strati invitati anche collezionisti d’arte e di oggetti di arredamento, artisti, associazioni culturali, tra cui il FAI, AIAPP (Associazione italiana di architettura del paesaggio) e grandi giardini Italiani.Gli espositori saranno distribuiti nel Chiostro Grande e sotto il loggiato dello stesso: l’esposizione di piante sviluppato sul cortile in modo da creare un emozionante parterre vegetale, un giardino creato dall’inventiva di ogni singolo espositore, che sarà lasciato libero di occupare lo spazio come desidera. Sotto i loggiati troveranno posto gli espositori di arredamento, editoria e servizi.
“Hortus si pone l’obiettivo sollecitare la riflessione sulla cultura del giardino, un tema che negli ultimi anni sta riscuotendo un interesse sempre più ampio, inteso come luogo della bellezza e della cultura, e soprattutto della cura del tempo per se stessi. Un elemento, quest’ultimo, sul quale come Amministrazione comunale stiamo insistendo da lungo tempo” spiega l’assessora a Città storica e Turismo del Comune di Reggio Emilia Natalia Maramotti. “Anche Hortus – prosegue l’assessora – rientra in una logica di marketing territoriale al fine di aumentare l’attrattività del territorio. Per questo abbiamo invitato i commercianti del Centro storico a mettere nelle proprie vetrine un elemento riconducibile alla manifestazione, un segno di riconoscimento legato ad Hortus. I commercianti delle Ati di Corso Garibaldi hanno già aderito e ci auguriamo che presto il loro esempio sia seguito anche dagli altri”.
Sulle peculiarità di Hortus insiste il paesaggista Giuseppe Baldi: “Abbiamo realizzato un’esposizione di qualità, che si muove al di fuori dai cliché commerciali: qualcosa di unico e speciale che faccia emergere il concetto del giardino inteso come luogo del pensiero e della riflessione, un luogo del benessere del corpo e della mente. In quest’ottica ci è sembrato doveroso l’omaggio a Pietro Porcinai, solo e modernissimo testimone capace di esprimere quello che dovrebbero essere la conoscenza, il metodo e l’approccio alla cultura del paesaggio. Un esempio altissimo di quella che dovrebbe essere oggi la professione del paesaggista”.
Non solo l’omaggio a Porcinai: ai Chiostri sarà allestita una mostra incentrata sulle opere dell’artista Graziano Pompili: “Le sculture che presento per Hortus ricostruiscono un dialogo ideale tra il paesaggio e la mente che lo crea. Da una parte una testa realizzata alla fine degli anni Ottanta, dall’altra una serie di sculture che raccontano tracce più o meno visibili dei paesaggi e dell’azione svolta in essi dall’uomo”.