FestaReggio, logo su sfondo nero: militanti sconcertati
Dal Pd spiegano: “E’ solo un omaggio ai Prodigy. Quel colore non ci sarà dopo”. Il direttore della Festa: “Simbolo fascista? Figurarsi, sono un Cervi
REGGIO EMILIA – Un logo di FestaReggio su sfondo nero è apparso sulla pagina Facebook della kermesse insieme all’annuncio del concerto dei Prodigy che suoneranno al Campovolo il 25 agosto. L’utilizzo del nero, seppur per pubblicizzare l’evento dei gruppo musicale, non è andato giù a molti compagni che hanno criticato la scelta sul social network. Qualcuno addirittura si è divertito a fare un fotomontaggio e a scrivere: “FestaReggio si rilancia con Forza Nuova”, mettendo sotto il logo la scritta “Credere, ubbidire e combattere”.
In realtà il logo di FestaReggio, fanno sapere dal Pd, non sarà su sfondo nero ma questo, fanno sapere, “è solo un omaggio ai Prodigy”. I compagni possono quindi stare tranquilli sotto la spiga che rimanda alla celebre frase di Alcide Cervi, di fronte al feretro dei suoi sette figli, “dopo un raccolto ne viene un altro”, non ci sarà il colore che rimanda al fascismo. Anzi, fanno sapere sempre dal Pd, “stiamo studiando tutta una serie di cromatismi di colori”.
Il direttore della Festa: “Simbolo fascista? Ma se sono un Cervi”
Sulla vicenda interviene anche Paolo Cervi, direttore della Festa provinciale del Pd: “Il vivace dibattito di queste ore sul nuovo marchio di Festareggio è espressione di quanto la festa sia sentita come una cosa di tutti, vicina al cuore dei reggiani. È bastata una provocazione sul logo per far parlare mezza provincia. È la forza di Festareggio, la più importante manifestazione reggiana, la più attesa. Simbolo fascista? Sono un Cervi, forse basta questo”.
Prosegue Cervi: “Per il nuovo marchio abbiamo scelto una soluzione versatile e dinamica da applicare su diversi fondi colorati a seconda del tema da comunicare, dal nero provocatorio e d’impatto scelto per promuovere i Prodigy al tradizionale rosso fuoco caro alla comunicazione politica. Nel nuovo marchio della festa c’è tutto: il lavoro, l’industria meccanica, l’agricoltura la comunicazione, la nostra storia. C’è il metallo delle Reggiane e ci sono le ali degli aerei al Campovolo. C’è la spiga, simbolo della nostra identità e di una tradizione scandita dai ritmi della terra e del lavoro nei campi. Questo siamo noi, questa è Festareggio”.
E conclude: “L’attenzione di Festareggio alla partecipazione quest’anno è ancora più forte. Lo dimostra il concorso rivolto agli artisti reggiani indetto nei giorni scorsi per ospitare performance, spettacoli musicali o teatrali all’interno del cartellone 2015 della festa. La “chiamata alle arti” testimonia la volontà della nuova direzione di FestaReggio di coinvolgere e valorizzare le esperienze e le realtà artistiche reggiane, affidando ai professionisti attivi sul territorio una parte della costruzione del programma della festa”.