Lo show di Benny Benassi dà il via a Fotografia Europea 2015
Venerdì 15 maggio la serata culminerà alle 21.30 in piazza Martiri del 7 luglio con lo spettacolo del deejay
REGGIO EMILIA – Fotografia Europea, il festival della città di Reggio Emilia di richiamo internazionale per gli amanti del mondo dell’immagine, prenderà il via con uno show davvero unico: il taglio del nastro “musicale” è affidato a Benny Benassi, tra i deejay italiani più popolari al mondo.
Venerdì 15 maggio – dopo la conferenza inaugurale alle 18 ai Chiostri di San Pietro e l’apertura di tutte le sedi espositive alle 19 – la serata culminerà alle 21.30 in piazza Martiri del 7 luglio con lo spettacolo di Benny Benassi, nato a Reggio Emilia e produttore per artisti come Madonna, Jovanotti e Mika. Un importante ritorno, dopo la sua presenza al festival nel 2009 in Piazza San Prospero, che aveva fatto registrare il “tutto esaurito”.
Benny Benassi & One Drop present: Zero – Evolution and Fragility Of The Earth. Sound & Visual Experiment on the Teatro Valli è il nome del progetto originale che sarà realizzato dal deejay per Fotografia Europea 2015, con il contributo di Landi Renzo Spa. Sarà una vera sorpresa: un set completamente inedito di musica e video mapping sulla facciata del Teatro Valli dedicato al tema della fragilità della natura e del nostro pianeta. Le immagini saranno di Guy Laliberté, storico fondatore del Cinque du Soleil, per sostenere ONE DROP, progetto volto a sensibilizzare il mondo sui temi dell’emergenza idrica, proprio nell’edizione in cui Fotografia Europea celebra i suoi dieci anni reinterpretando le tematiche di Expo 2015, l’Esposizione Universale di Milano, attraverso un’articolata e coinvolgente riflessione sul rapporto tra uomo e natura dal titolo Effetto Terra.
Il weekend inaugurale (dal 15 al 17 maggio) partirà dunque nel migliore dei modi con un grande evento che sarà in grado di richiamare a Reggio Emilia tantissima gente. Ci sarà poi un ricco programma di incontri, conferenze, proiezioni, workshop, presentazioni di libri e visite guidate che coinvolgerà gli artisti protagonisti delle mostre, assieme a critici, storici d’arte, protagonisti del mondo della cultura e operatori del settore. In calendario venti mostre istituzionali (che resteranno aperte fino al 26 luglio) e oltre 300 progetti del circuito parallelo “Off”. Tra i nomi più importanti ricordiamo ad esempio quelli dei fotografi Joan Fontcuberta, Erik Kessels, Olivo Barbieri, solo per dirne alcuni.
Fotografia Europea è promossa dal Comune di Reggio Emilia con la collaborazione della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Reggio Emilia, della Fondazione Manodori, dell’Arcispedale Santa Maria Nuova. A queste realtà si aggiunge la Fondazione I Teatri che, oltre a collaborare alla nuova edizione di Fotografia Europea, supporta questo importante show musicale che vede, inoltre, la sponsorizzazione tecnica di Promusic partner del Festival per le tecnologie audio-video.
Conferenza-stampa-BenassyAlla conferenza stampa al teatro Valli, organizzata per presentare lo spettacolo, ha partecipato l’assessore comunale a Educazione e conoscenza Raffaella Curioni: “Sono orgogliosa di essere qua oggi e di avere avuto l’onore di presentare Benny Benassi, artista nostro concittadino conosciuto a livello nazionale e internazionale, musicista e produttore dallo straordinario successo che ha pensato di regalarci questo progetto che inaugurerà Fotografia Europea. È un progetto che tiene insieme musica e immagini, e offre una dimensione culturale della città in cui crediamo molto. È stato realizzato con spirito nuovo e sarà presentato in anteprima a Reggio Emilia, in un luogo storico della cultura della nostra città che da tradizionale in questo progetto si apre a un evento culturale in termini più creativi. Il tema affrontato da Fotografia Europea e in particolare da questo progetto è effetto terra: lo show ci parla di una delle emergenze del nostro pianeta, quella dell’acqua, e intende sensibilizzazione su questo tema. Quando ci sono eventi che vengono organizzati in collaborazione tra pubblico e privato, con un artista di fama come Benny Benassi, Reggio Emilia si presenta ancora una volta come una città in grado di essere capitale della cultura a livello nazionale e internazionale”.
Benny-BenassyAl teatro Valli era presente lo stesso Benny Benassi: “Siamo contenti. È una bella collaborazione tra pubblico e privato, resa possibile da Stefano Landi e da Pro Music: andremo a mappare la facciata di un teatro molto bello, che non potrà che valorizzare ulteriormente il progetto. È sempre molto bello tornare a Reggio, vorrei riuscire a portare nella mia città quello che porto in giro per il mondo, fare una cosa bella tutti insieme nei dieci anni del festival. Amo la mia città, piena di ciclabili che mi permettono di andare dove voglio in un attimo. Qui sto bene e penso che Reggio abbia fatto tanto e stia ancora facendo tanto. A New York, dove mi trovo spesso per lavoro e dove c’è una comunità italiana molto forte, c’è un’energia incredibile, ma non ci vivrei: una settimana là mi dà la carica per tornare a casa ed essere felice di vivere in campagna. Sono tanti i luoghi di Reggio che mi piacciono: nell’ambito del circuito Off di Fotografia Europea il palazzo in via dei Due Gobbi è uno spazio bellissimo. Tra i posti più emozionanti di Reggio, poi, ci sono le Officine Reggiane che sarebbero lo spazio ideale per accogliere i giovani con musica dal vivo e dj set”.
Stefano Landi, presidente e amministratore delegato di Landi Renzo, si è detto “contento di poter presentare un’iniziativa straordinaria come lo spettacolo di Benny Benassi, che si inserisce in Fotografia Europea e nel contesto ancora più ampio di Reggio Emilia per Expo. Anche in questa occasione Reggio Emilia riuscirà a offrire uno spettacolo di altissimo livello. Benny è uno degli artisti musicali più importanti e famosi a livello internazionale e per questo è un onore per noi poterlo ospitare e per la Landi Renzo aver potuto contribuire alla realizzazione dell’evento che Benny ci regala. Noi della Landi ci sentiamo in linea con le tematiche affrontate dallo spettacolo, tutela e salvaguardia dell’ambiente che passa attraverso l’impiego di nuove energie: facciamo questo mestiere da sessant’anni. Conoscevo Benny Benassi da tempo per la sua fama ma non personalmente: l’ho conosciuto qualche mese grazie all’intercessione di mio figlio Andrea che vive e lavora a Los Angeles ormai da cinque anni e che quindi ha molti più momenti di incontro con Benny di quanti ne abbia io. Benny è un ragazzo che non si è fatto contaminare dallo show business, restando molto attaccato al suo territorio; non a caso tutte le volte che può torna qua a Reggio Emilia”.
Ha poi preso la parola Paul Sears, il manager di Benny Benassi: “C’è la volontà di fare qualcosa per la città e per Fotografia Europea. Sono tempi difficili per le finanze pubbliche, i fondi di questo spettacolo coprono unicamente la produzione tecnica, ma tutti stanno ugualmente partecipando con passione e amore per l’evento. Il progetto Zero ha natura sperimentale, è molto avanzato dal punto di vista tecnologico. Il merito è anche di Ezio Burani, che ha contribuito portando dentro al progetto One drop e Guy Laliberté, storico fondatore del Cirque du Soleil e di One drop, fondazione benefica finalizzata a portare l’acqua nelle zone del pianeta dove l’acqua non c’è. Nel 2009 Guy è stato il primo canadese a fare un giro turistico nello spazio, rimanendo per undici giorni sulla stazione spaziale della Nasa che serve per la ricerca scientifica: là ha scattato fotografie eccezionali, i cui utili vanno tutti a One drop. Adesso le sue immagini confluiranno nel progetto di Benny Benassi, che a lui è piaciuto moltissimo”.
Infine è intervenuto Stefano Camurri, frameDealer e Vj: “Ci occupiamo da diversi anni dei contenuti visual per gli spettacoli di Benny. Viaggiando per il mondo negli ultimi quattro anni ci siamo resi conto di quanto il video sia sempre più integrato negli spettacoli di musica elettronica e ci siamo chiesti perché non potessimo farlo per la nostra città. Benny è sempre molto sensibile a questo tema. Allora abbiamo deciso di fare una mappatura di uno dei simboli di Reggio Emilia come il teatro Valli, a dimostrare che anche qui è possibile fare cose belle e importanti. Il mapping è una proiezione su una superficie che viene costruita in maniera tridimensionale: ci proietteremo contenuti che aiutino a distorcere la realtà e le architetture del teatro, insieme alle foto di Guy Laliberté che vorremmo rendere tridimensionali. Speriamo di farvi divertire”.