Rincari Irpef, Reggio Emilia al 28esimo posto

13 aprile 2015 | 16:37
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Rincari Irpef, Reggio Emilia al 28esimo posto

Per i reggiani, nell’anno d’imposta 2013, le imposte sono aumentate dell’1,5%: il reddito medio è stato di 21.752 euro

REGGIO EMILIA – L’Emilia Romagna nella Top ten nazionale dei Comuni italiani dove l’Irpef, al confronto con i redditi nominali, risulta cresciuta di più. E Reggio Emilia, nella classifica nazionale degli aumenti, si colloca al 28esimo posto, con un incremento dell’1,5% delle imposte personali. Sulla base di un reddito medio di 21.752 euro (che colloca i reggiani in 36esima posizione nella classifica nazionale dei redditi), un contribuente che vive nel comune di Reggio Emilia paga 4.582 euro di Irpef statale, 344 euro di Irpef regionale e 107 euro al Comune.

Dai dati delle statistiche fiscali elaborati dal “Sole 24 Ore”, che mette in fila l’irpef nelle città secondo il reddito imponibile dichiarato nel 2014 (anno d’imposta 2013), il primo capoluogo della nostra regione dove l’Irpef è aumentata di più appare Ravenna, al settimo posto in Italia: a un reddito di 20.451 euro corrisponde una variazione annua dello stesso del 2,1%, con un’Irpef statale pari a 4.072 euro, un’addizionale regionale di 320 ed una comunale di 116 (4.508 l’Irpef totale).

Subito dopo Ravenna, all’ottavo posto, c’è Modena a 23.509 euro di reddito: +2% la variazione annua, con un’irpef statale di 5.152 euro, un’addizionale regionale di 375 e una comunale di 124 (5.651 l’Irpef totale). a distanza, per l’Emilia Romagna seguono al 21esimo posto Piacenza (+1,7% la variazione e 5.370 euro di Irpef totale), al 27esimo Rimini (+1,5% e 3.754 euro), al 28esimo Reggio Emilia (+1,5% e 5.033 euro), al 30esimo Forlì (+1,5% e 4.260 euro), al 33esimo Ferrara (+1,4% e 4.985 euro), al 68esimo Bologna (+0,8% e 6.060 euro), all’86esimo Parma (+0,6% e 61.06 euro).

In generale, dalla classifica emerge che negli anni della crisi la tassa in questione, a differenza dei redditi, ha continuato a correre velocemente: in 51 capoluoghi di provincia i redditi medi non hanno tenuto il passo dell’inflazione annua (1,1%) e in 36 casi (il 70%) si tratta di città del centro e del sud. pesano soprattutto le addizionali regionali e comunali, ma anche la quota statale è aumentata. A conti fatti, l’Irpef calcolata sulle dichiarazioni del 2014 è stata del 9,3% più alta di quella riferita alle dichiarazioni del 2008, mentre nello stesso periodo i guadagni dei contribuenti sono saliti solo del 5%.