Bibbiano, Basf vende la ex Termolan: 28 lavoratori a rischio
La Filctem Cgil: “Incertezza sul futuro dato che il potenziale compratore al momento rimane anonimo”
BIBBIANO (Reggio Emilia) – La Basf, multinazionale tedesca che produce e commercializza prodotti chimici impiegati in diversi settori, ha deciso di vendere il sito produttivo di Bibbiano. Un sito che occupa 28 addetti ed è specializzato nella produzione di lastra di polistirene espanso estruso utilizzato in edilizia come isolante termico.
“A distanza di tempo, dalla comunicazione di vendita del sito ad oggi, – fa sapere la Filctem Cgil – la direzione aziendale negli ultimi incontri ha comunicato che si è manifestata l’attenzione di un compratore, e che si è passati da una prima fase di studio ad una di reale interesse verso l’avvio di una trattativa per l’acquisizione del sito di Bibbiano; ma l’ipotetico acquirente – concludono – al momento rimane anonimo”.
In questo contesto, dove non ci sono orizzonti chiari i 28 lavoratori coinvolti, e le loro famiglie, si trovano in una situazione di estrema incertezza rispetto a quale sarà il loro futuro occupazionale.
“Chiediamo alla direzione aziendale – proseguono dalla categoria sindacale del settore – di trasformare gli impegni di attenzione e responsabilità sociale assunti e dichiarati verbalmente nei primi incontri in atti concreti, avviando una vera e propria trattativa finalizzata a prospettive di continuità industriale del sito produttivo di Bibbiano e al mantenimento degli attuali livelli occupazionali”.
La Filctem Cgil di Reggio Emilia, la RSU ed i lavoratori dello stabilimento di Bibbiano “esprimono forte preoccupazione per l’assenza di chiarezza e completezza di informazione da parte della direzione aziendale, la quale trincerandosi dietro la necessità di riservatezza, non fornisce informazioni precise circa il futuro dello stabilimento”.