Comune, confronto “sistematico” con sindacati

5 maggio 2015 | 16:01
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Comune, confronto “sistematico” con sindacati

Grazie a un protocollo che sarà sottoscritto dal sindaco Vecchi con Cgil, Cisl e Uil

REGGIO EMILIA – Diventa più sistematico e ampio il confronto fra il Comune di Reggio Emilia e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, con il Protocollo, che sarà sottoscritto prossimamente dal sindaco Luca Vecchi e dai rappresentanti delle stesse organizzazioni e che è stato approvato oggi dalla giunta comunale su proposta dell’assessore a Bilancio, patrimonio e Società partecipate Francesco Notari.

“Il Comune di Reggio Emilia e le Organizzazioni sindacali – si legge nella delibera – intendono sviluppare una più forte cultura partecipativa in grado di implementare il sistema attuale di relazioni e negoziazione. Il Protocollo articola e definisce temi e modalità di confronto su argomenti riguardanti le politiche generali di sviluppo dei territori e la loro sostenibilità sociale ed ambientale e sulle scelte in materia di fiscalità e tariffarie locali, al fine di affermare livelli più avanzati di coesione sociale”.

Il Protocollo di relazioni reggiano fa seguito a uno analogo, di rilievo regionale, sottoscritto dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) e Cgil, Cisl e Uil dell’Emilia-Romagna, con lo stesso obiettivo di “qualificare e precisare la natura negoziale ed il sistema di relazione”, tra enti locali e sindacati.

Costituiranno perciò materie di consultazione periodica – gli incontri avverranno su richiesta motivata di una delle parti – tra Amministrazione comunale e Organizzazioni sindacali, consultazione preventiva alla adozione delle scelte amministrative, tematiche fra le quali:

– processo amministrativo, cioè confronti in materia di Bilancio, aprendo specifici momenti di  confronto sulla pianificazione previsionale e programmatica pluriennale, la definizione dei bilanci previsionali e dei relativi regolamenti e la verifica a consuntivo;

– riordino istituzionale, confronto sulle eventuali gestioni in forma associata  dei servizi dei comuni, ricadute sulle strutture organizzative e sul personale, funzionalità e qualità del servizio ai cittadini;

– finanza e tributi locali: confronti in materia di: 1) addizionali Irpef, Imu, Tasi, Tari, tariffe dei servizi, anche mediante interventi che tendano alla graduale omogeneità territoriale nella loro applicazione e a ricercare le migliori configurazioni per aderire ai principi di progressività, adeguatezza, equità e solidarietà; 2) misure di contrasto alla elusione ed evasione;

– Welfare locale cioè confronto in materia di programmazione e destinazione delle risorse, compartecipazione dei cittadini alla spesa e sistema Ise-Isee, modelli gestionali e accreditamento, forme di sussidiarietà, qualità ed accesso ai servizi;

– società pubbliche od a partecipazione pubblica: confronto sulle scelte strategiche e sulle modalità di esercizio del controllo pubblico, sulla qualità e regolarità del lavoro sia diretto che nei loro fornitori a partire dalle procedure di gara, sul contributo allo sviluppo dell’economia locale, sulla qualità del servizio e sul sistema delle tariffe delle società partecipate, siano esse a rilevanza economica che strumentali.