Fino al 17 maggio: gemellaggio con il Guangdong per investimenti, commercio e tecnologie
BOLOGNA – Prima missione extra europea del presidente Bonaccini, che sarà in visita istituzionale in Cina dal 10 al 17 maggio. Organizzata congiuntamente dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Provincia del Guangdong e dall’Ambasciata italiana a Pechino, la missione avrà tra i risultati attesi la sottoscrizione di un’intesa e il gemellaggio tra Emilia-Romagna e Guangdong, con l’intento di consolidare e sviluppare un rapporto di partenariato tra le due regioni per realizzare iniziative di scambio e di cooperazione nell’ambito del commercio e degli investimenti, della tecnologia, della tutela ambientale, della cultura e del turismo.
Nel corso degli incontri del presidente Bonaccini con il governatore e gli altri ministri della regione cinese saranno inoltre definite le modalità di collaborazione fra Emilia-Romagna e Guangdong, durante e in seguito all’Expo, sui temi del cibo, delle bonifiche e della formazione, ma anche del rafforzamento delle relazioni fra sistema della formazione e della ricerca.
La visita sarà anche l’occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento dei progetti in corso e sul lancio delle nuove iniziative congiunte per una nuova strategia quinquennale condivisa per il periodo 2015-2020. Il Guangdong nel 2015 completa, infatti, il XII piano quinquennale 2011-2015, periodo in cui la collaborazione con l’Italia si è concentrata sulla nostra Regione, e in particolare nella collaborazione industriale nei settori della meccanica, del ceramico, moda ed energie.
Della delegazione faranno parte anche il vice sindaco del Comune di Ferrara Massimo Maisto e l’assessore alle attività produttive e relazioni internazionali Caterina Ferri, per siglare un protocollo di gemellaggio tra le città di Ferrara e Heyuan, sui temi dell’acqua, del benessere e della qualità della vita.
Il Guangdong, pur nella differenza di dimensioni, rimane per molti aspetti la Provincia cinese più simile all’Emilia-Romagna per il dinamismo delle piccole e medie imprese, per l’elevato livello di industrializzazione e per il forte orientamento ai mercati esteri.
L’Emilia-Romagna è stata all’avanguardia in Italia nel riconoscere la portata dell’apertura economica cinese al libero mercato. Dal 2001 la Regione ha promosso progetti imprenditoriali e missioni tecniche volte ad identificare opportunità commerciali e ad instaurare relazioni stabili a livello istituzionale, formativo e commerciale, favorendo attraverso un’azione di diplomazia economica la tutela degli interessi delle nostre imprese nel mercato cinese. Oggi le imprese emiliano-romagnole insediate in Cina e censite dall’ICE sono circa 120, e sono almeno 14 quelle con sede nel Guangdong. La maggior parte delle aziende in Cina non ha ricercato il minor costo produttivo ma ha puntato all’estensione del mercato. Si tratta soprattutto di imprese dei settori della meccanica, dell’automotive e della moda.
La missione del presidente Bonaccini si svolge in continuità con i progetti già sviluppati negli anni passati, ma con diversi elementi di innovazione. La pianificazione del prossimo piano quinquennale del Guangdong, infatti, sarà concentrata sul sostegno ai consumi interni e sull’innalzamento della qualità della vita e del benessere dei cittadini, con attenzione ai temi della sanità, della produzione agricola e della salubrità dei prodotti alimentari, sulla qualità ambientale e sull’alta formazione. Temi sui quali l’Emilia-Romagna ha sviluppato una forte esperienza e su cui può vantare punte di eccellenza, come l’organizzazione del proprio servizio sanitario regionale. E grazie alla presenza di un forte settore agro-alimentare che va dalla produzione agricola, con molti prodotti tradizionali certificati e garantiti, alla trasformazione industriale degli alimenti, dall’impiantistica alimentare, al packaging e alla meccanica agricola, la nostra Regione ha investito molto sulla certificazione di qualità e sulla sicurezza alimentare con migliaia di test sui prodotti e un sistema di controlli efficace.
L’adesione della Cina ad EXPO Milano 2015 – della quale sarà uno dei maggiori protagonisti con ben tre Padiglioni – costituirà un momento importante di riflessione congiunta in materia di sviluppo agricolo sostenibile e di sicurezza alimentare. Su questi temi, inoltre, invita a rafforzare la collaborazione reciproca anche l’accordo siglato a giugno del 2015 fra il Ministero del Commercio cinese e il Ministero dello Sviluppo Economico italiano.
Nell’agroindustria come negli altri settori di punta della nostra economia, dalla meccanica al biomedicale, dalla ceramica alla moda, l’Emilia-Romagna può vantare la più alta spesa per addetto in ricerca e sviluppo, con una rete alta tecnologia sviluppata e un sistema formativo all’avanguardia.
Sono quindi molte le opportunità e i temi da condividere nei prossimi anni e l’intesa che verrà siglata potrà essere un passo concreto verso una proficua collaborazione