Parmigiano-Reggiano, la ricetta anticrisi di Mammi

2 maggio 2015 | 16:34
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Parmigiano-Reggiano, la ricetta anticrisi di Mammi

Il consiglio provinciale ha approvato giovedì all’unanimità un ordine del giorno presentato dal consigliere delegato all’Agricoltura

REGGIO EMILIA – Il consiglio provinciale ha approvato giovedì all’unanimità un ordine del giorno presentato dal consigliere delegato all’Agricoltura, Alessio Mammi,  che impegna il presidente della Provincia “a porre in essere tutte le dovute misure, anche in collaborazione con altri livelli di governo territoriale e/o attivandosi presso gli enti competenti, affinché la tutela e la promozione del Parmigiano-Reggiano sia sempre pienamente garantita e continui ad essere tradizione e volano di sviluppo per il nostro territorio”.

Il documento segue l’incontro di gennaio promosso dallo stesso Mammi con Consorzio del Parmigiano-Reggiano e associazioni agricole e cooperative per valutare azioni congiunte a tutela di un prodotto di punta della nostra tradizione agricola che sta vivendo enormi difficoltà a causa del crollo dei consumi, soprattutto in Italia, e della forte diminuzione del prezzo che sta portando ad una bassissima remunerazione per allevatori e produttori.

Proprio in quella occasione, erano stati individuati e condivisi diversi obiettivi, ripresi dall’ordine del giorno, in tema di sostegno alla competitività delle aziende (“va stimolata e agevolata la crescita imprenditoriale per un maggior protagonismo da parte da parte degli allevatori e delle loro imprese cooperative in materia di offerta della produzione, stagionatura del formaggio, riorganizzazione ed aggregazione delle strutture di trasformazione, processi organizzativi”); modifica del Disciplinare di produzione per “migliorare qualitativamente il prodotto e introdurre vincoli che porterebbero ad avere effetti positivi sul raggiungimento di un equilibrio più stabile fra produzione/offerta e domanda con ricadute benefiche sulla redditività”; gestione del formaggio rigato e sbiancato, “categoria che rappresenta circa il 10% della produzione e, in alcuni momenti, rischia di diventare il principale concorrente del formaggio marchiato”; lotta alle imitazioni (“il Consorzio deve attivare e rafforzare tutti gli strumenti esistenti e ricercarne di nuovi per ridurre e combattere senza tregua il fenomeno dell’imitazione di Parmigiano Reggiano, in Italia e nel mondo”); riforma del Consorzio di tutela, “proseguendo la spending review approvata nell’ultima assemblea e rifocalizzando  la propria attività sui compiti istituzionali tradizionali, rivedendo anche i meccanismi decisionali”; azioni di mercato e promozione “il Consorzio deve imbastire una massiccia e significativa operazione promozionale rivolta sia al mercato interno che all’export coinvolgendo i principali stakeholders di settore con regole chiare e trasparenti”): organismo di controllo, “continuando nell’affinamento e nel rigore dei controlli, elemento indispensabile per una sempre maggiore efficacia nella salvaguardia della denominazione”.

Nell’ordine del giorno si sottolinea come “occorra agire tempestivamente per salvaguardare un prodotto che non fa solo parte della tradizione e della storia della provincia di Reggio Emilia, ma che rappresenta un comparto economico rilevante del territorio, un capitale che può garantire sviluppo sostenibile di qualità anche per il futuro, un’eccellenza del Made in Italy agroalimentare conosciuta e apprezzata in tutto il mondo”.