La tesi discussa da Roberta Ferrati all’Università di Modena e Reggio Emilia
REGGIO EMILIA – Dai grandi eventi al marketing territoriale: il caso “City of cooperation” è stato al centro della tesi magistrale presentata e discussa da Roberta Ferrati presso il Dipartimento di Economia Marco Biagi a conclusione del corso di laurea in Management Internazionale dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
La tesi sperimentale, che a avuto come relatore il prof Tiziano Bursi professore ordinario di Economia e gestione delle imprese” e responsabile dello stesso corso di laurea, analizza in quattro capitoli i grandi eventi presentati come strumenti di catalizzazione turistica, e la storia delle esposizioni universali e delle loro caratteristiche con un attenzione in particolare a quelle realizzate in Italia prima di Expo 2015 e dell’eredità e dei segni lasciati da questi grandi eventi internazionali.
Un capitolo preciso affronta i valori e gli impegni di Expo 2015 legati al sistema agroalimentare italiano, agli obiettivi sintetizzati dallo slogan “Nutrire il pianeta, energia per la vita” e alle opportunità che l’esposizione universale offre e al lascito immateriale che perverrà nell’economia e nella società.
Dal globale universale si passa poi a come Reggio Emilia abbia affrontato l’opportunità di Expo 2015, in un contesto di estrema importanza del suo sistema agroalimentare e a come il sistema cooperativo reggiano abbia progettato e realizzato l’iniziativa di marketing territoriale “City of cooperation”. Un progetto, quello di “City of cooperation”, voluto dall’Alleanza delle Cooperative Italiane di Reggio Emilia (Agci, Confcooperative e Legacoop), che ha avuto un grande successo e ha visto come momento conclusivo l’incontro della presidente dell’Alleanza cooperative internazionale, Pauline Green.
L’analisi della neodottoressa ha riguardato: dalle fasi ai vari elementi che compongono il progetto; dai target particolari agli obiettivi generali a cui è indirizzato; dai giudizi espressi in interviste dirette dalle dichiarazioni avvenute nelle conferenze preparatorie o apparse sui media porta a conclusioni estremamente positive per il progetto avviato da oltre 70 cooperative.
Roberta Ferrati afferma che ha potuto constatare come lo studio approfondito, l’analisi, la programmazione e le decisioni strategiche hanno portato alla realizzazione di un progetto corposo, innovativo e solido ideale per attirare l’attenzione dei visitatori di Expo.