Truffa ai danni dello Stato, Motti sceglie il giudizio abbreviato
Sarà giudicato il 15 giugno con Pierpaolo Zucchetti e Roberto Rozzi. Si sono riservati di decidere sul rito gli indagati Bettelli e Bigliardi
REGGIO EMILIA – Tiziano Motti, l’ex europarlamentare reggiano accusato di truffa ai danni dello Stato, ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato il 15 giugno. Secondo l’accusa Motti, difeso dall’avvocato Liborio Cataliotti, in qualità di amministratore unico de ‘La nuova stampa società cooperativa’, editrice all’epoca de il bisettimanale ‘La notizia – Il Giornale ‘, avrebbe percepito dallo Stato finanziamenti per l’editoria pur non avendone diritto.
La somma è di 740mila euro. Sono 446mila euro nel 2010 e altri 298mila nel 2011 che secondo l’accusa, che ha coordinato le indagini della Finanza reggiana, non sarebbero spettati alla coop. Proprio in quegli anni, infatti, la “Nuova stampa” acquisì “La notizia”, bisettimanale di Bari registrato (come impone la legge) nel tribunale dello capoluogo pugliese e che era in procinto di chiudere; proprio grazie a questa acquisizione, la coop iniziò a percepire i relativi contributi statali.
Il fatto contestato dal sostituto procuratore Pigozzi è che la cooperativa continuò a incassarli anche quando la pubblicazione smise di uscire in Puglia, resistendo invece a Reggio Emilia. Anche i giornalisti Pierpaolo Zucchetti e Roberto Rozzi, indagati per lo stesso reato in quanto soci, assistiti da Noris Bucchi, hanno chiesto il rito abbreviato. Alessandro Bettelli, pure lui indagato, si è riservato di decidere sul giudizio abbreviato e così pure la moglie di Tiziano Motti, Stefania Bigliardi, indagata pure lei.
Ha detto l’avvocato Cataliotti a Reggio Sera: “Abbiamo prodotto noi tutte le consulenze. Ci sentiamo fortissimi delle nostre opinioni è per questo che andiamo con il giudizio abbreviato”.