Reggio Emilia, licenziato messo comunale: faceva il gommista in nero

Un 56enne di Puianello รจ accusato di peculato e truffa aggravata: andava anche al supermercato con lโauto di servizio per fare la spesa e si faceva timbrare il cartellino dai colleghi quando era assente
REGGIO EMILIA โ Era pagato per fare il โmesso notificatoreโ ma, in orario di servizio, usava lโauto del Comune per fare la spesa e sbrigare altre commissioni personali. In piuโ, finito il turno da dipendente dellโamministrazione, lavorava in nero in unโautofficina come gommista. Per questi motivi S.M., dipendente a tempo indeterminato del Comune di Reggio e prossimo alla pensione, eโ stato licenziato โper giusta causaโ e senza preavviso dallโente.
La Polizia municipale, che ha condotto le indagini sul dipendente infedele, ha inoltre denunciato lโuomo, un 56enne di Reggio residente a Puianello, alla Procura per i reati di peculato, truffa aggravata, e falsitaโ ideologica. La vicenda eโ stata infine segnalata al Comando provinciale della Guardia di finanza e alla direzione provinciale del lavoro, per le verifiche su possibili violazioni in materia fiscale e di lavoro irregolare. Tutto eโ partito ai primi di aprile quando sul tavolo del dirigente del servizio Anagrafe del Comune di Reggio sono arrivate alcune segnalazioni anonime sul comportamento scorretto del dipendente.
A confermare le accuse sono stati gli uomini del comando della Polizia municipale, guidato dal comandante Antonio Russo, che dal 9 aprile al 4 maggio hanno pedinato in borghese lโuomo seguendone gli spostamenti e inchiodandolo con fotografie. Eโ cosiโ emerso che, pur evadendo le pratiche a lui assegnate, il messo utilizzava lโauto di servizio per andare al supermercato, in posta, in banca, al sindacato, e talvolta anche a casa, fuori cittaโ, dove si tratteneva in media per due o tre ore. In altre occasioni si recava invece brevemente nellโautoficcina dove esercitava โ non autorizzato โ la seconda professione, per prendere contatti sui lavori da svolgere.
Lโattivitaโ di gommista, ha rilevato la polizia municipale, impegnava il messo per tre o quattro giorni a settimana per quattro ore. Il comandante della Polizia municipale di Reggio, Antonio Russo, sottolinea peroโ che โquesto caso di dipendente infedele non riguarda una mosca biancaโ e se โeโ possibile che in un gruppo di oltre 1.500 persone qualcuno si comporti scorrettamente, questi fatti nulla tolgono alla serietaโ, capacitaโ professionalitaโ e alle competenze della stragrande maggioranza dei dipendenti onestiโ. Quindi, conclude Russo, โnessuna caccia alle stregheโ percheโ โanche la pubblica amministrazione ha di certo gli strumenti e la volontaโ di espellere chi getta discredito su tanti lavoratori che svolgono il loro dovereโ (fonte Dire).