Errani a Renzi: “Le riforme non si fanno con gli spot”

10 settembre 2015 | 15:59
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Errani a Renzi: “Le riforme non si fanno con gli spot”

E su un suo futuro incarico nel governo, risponde: “Sono a disposizione, purchè ci sia la volontà di confrontarsi nel merito delle singole questioni”. Manghi: “Province, non abbiamo le risorse per le funzioni fondamentali”. Palazzi: “Le risorse per i servizi restino sul territorio”

REGGIO EMILIA – “Le riforme non si fanno con gli spot. Non puoi cambiare il sistema costituzionale a pezzi. Devi avere un progetto e un impianto. Non si è gufi a dirlo. Se noi facciamo riforme sospese non diamo più efficienza alla pubblica amministrazione”.

E’ un Vasco Errani decisamente in forma e pimpante quello che è intervenuto ieri sera a FestaReggio in un dibattito su area vasta ed enti locali a cui hanno partecipato anche il presidente della Provicia, Giammaria Manghi e il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi. L’ex presidente della Regione è stato applauditissimo dalla platea e non ha lesinato qualche stoccata al premier Renzi che, secondo molti, lo vorrebbe nel governo come sottosegretario per stemperare le tensioni con la sinistra del partito, soprattutto sulla riforma del Senato.

Errani lo sa, ma non sembra disposto a salire sul treno del governo senza una discussione nel merito su cosa si deve fare in Italia e nel partito. Dice: “Se c’è una cosa che ho imparato è che il giorno in cui governi da solo sbagli. Sicuro. Per me questo è stato un anno molto duro (l’ex governatore si è dimesso l’anno scorso per la condanna in appello nel processo Terremerse, ma poi la Cassazione l’ha annullata e ora deve tornare in appello, ndr), ma ho avuto anche tanta solidarietà. Il Pd è l’unico progetto credibile, ma ci voglio stare dando il mio contributo. Un partito non è un treno dove tutti saltano su per avere il posto in prima e seconda classe, ma è una comunità che si deve ritrovare in valori profondi. Il Pd è nato per cambiare l’Italia, ma deve rappresentare soprattutto i più deboli”.

Ragiona: “Cosa farò? Farò quello che serve. Non cerco incarichi a me interessa dove andiamo, dove va il Pd. Io sono nel Pd, l’unico progetto credibile per salvare il paese”.  Nel suo richiamo all’unità, Errani invoca la costruzione di “una sintesi che ci porti avanti”. E anche per dire: sono a disposizione, purchè ci sia la volontà di confrontarsi nel merito delle singole questioni.

Quali?  Abolizione tasi. “Avete visto i dati della proprietà? Magari andrebbero studiati meglio. La parola chiave e rivoluzionaria è progressività come dice la Costituzione”.  Riforma del senato, “Io dico che nella situazione attuale nella quale sono contrari tutti i partiti bisogna trovare il modo di fare la sintesi. Sono d’accordo con la riforma, ma la guerra non è tra noi”. E sul Jobs act, “Va bene per defiscalizzare le forme di precariato, ma continuo a non essere d’accordo sui licenziamenti collettivi che sono un errore”.

Si è parlato molto di enti locali e del loro riordino nel corso dibattito alla Piazzetta delle idee. A cominciare dalla riforma Delrio e del suo atto finale che prevede la riorganizzazione del territorio in aree vaste. Il presidente della Provincia Giammaria Manghi ha detto: “Il tema delle risorse è centrale anche per le Province. I 10 milioni di euro sottratti alla nostra Provincia hanno inciso sul bilancio 2015. Lo chiuderemo grazie ad un avanzo dell’amministrazione 2014 superiore ai 4 milioni. Sulla parte investimenti la situazione è molto delicata perché non ci sono neanche le risorse necessarie per fare la manutenzione di cui avremmo bisogno. E’ giusto dire al cittadino che quando arriveranno le prime nevicate o andremo a percorrere le strade dalla montagna alla bassa reggiana ci renderemo conto che ci sono interventi urgenti che non possono essere fatti per la mancanza di risorse. Non abbiamo le risorse per le funzioni fondamentali. Nell’individuazione del taglio da parte dello stato c’è stato un errore evidente di valutazione che è innegabile”.

Il sindaco di Mantova Palazzi è intervenuto su un progetto promosso dal Pd reggiano e mantovano. Immaginare una metropolitana di superfice che colleghi la stazione Mediopadana con Mantova. “E’ un progetto importate per costruire un asse che scende dal Brennero e colleghi anche l’aeroporto Catullo”. Sul tema del riordino delle autonomie locali Palazzi ha detto: “Oggi la Regione Lombardia non ha ancora definito le competenze per il superamento delle provincie. Siamo in una fase indeterminata. In Lombardia sono tante le provincie che stanno dichiarando il dissesto. Il superamento delle Province – ha concluso Palazzi – va pensato alla luce di un ragionamento sulle Regioni, sulle aggregazioni e sulle fusioni dei comuni e dentro il riordino complessivo va ripensata la fiscalità che deve far si che le risorse per i servizi rimangano al territorio”.