
Salvatori: āPiù facile determinare indirizzi e controlliā
REGGIO EMILIA ā La gestione in house del servizio idrico, tema fortemente dibattuto a Reggio Emilia e Rimini, incassa un sostegno da un consulente in Regione per le funzioni di regolazione dei servizi pubblici locali dellāambiente. Secondo Daniele Salvatori, uno dei tre esperti nelle materie del servizio idrico e della gestione dei rifiuti nominato come consulente dalla commissione Bilancio della Regione nello scorso mandato, e ascoltato in questi giorni dalla commissione presieduta in viale Aldo Moro a Bologna da Massimiliano Pompignoli (Lega), infatti, ālāaffidamento in house consente una piuā facile determinazione degli indirizzi e dei controlliā.
Non solo: in risposta al consigliere del Movimento 5 stelle Andrea Bertani, che ha chiesto ādelucidazioni circa il valore di riscatto degli investimenti sostenuti dai gestori dei servizi, spesso elemento dirimente per la scelta dellāaffidamento āin house'ā, Salvatori afferma: āIl valore di riscatto degli investimenti non ancora ammortizzati, che dovraā essere fissato da Atersir, eā senza dubbio un elemento importante da considerare per la scelta delle forme di affidamento dei servizi. Anche se, per quanto riguarda lāacqua, dato che si tratta di un mercato stabile e regolato, i rischi dāinvestimento sono ridottiā.
Il tecnico infine, lāunico dei tre esperti, nominati nel 2013 presenti in commissione (Mauro Solmi ha comunicato la propria indisponibilitaā mentre il terzo componente, Andrea Cirielli, ha rassegnato le dimissioni), conferma che āper quanto attiene al servizio idrico, Atersir dovrebbe deliberare sulle procedure di affidamento entro la fine dellāannoā.
Le parole del consulente suonano quindi come musica per i comitati dellāacqua pubblica, quello reggiano in particolare, che continuano a sostenere la fattibilitaā di una societaā partecipata dai Comuni per subentrare a Iren nella gestione del servizio idrico (effettuato tra lāaltro ad oggi in regime di proroga). Il consulente della commissione regionale non si sottrae poi ai quesiti dei consiglieri anche sul tema dei rifiuti dove, segnala, āsolo Piacenza e Parma hanno approvato il piano dāambito provincialeā.
Su questo fronte eā sempre il Movimento 5 stelle ad andare in pressing chiedendo āse ci sono dati regionali, in materia di gestione dei rifiuti, che indicano come piuā efficiente la scelta di separare lāaffidamento della raccolta da quello dello smaltimentoā. E se, eā ancora Bertani a parlare, āeā possibile prevedere, nei bandi di gara per lāaffidamento dei servizi, contratti cosiddetti āa performanceā, al fine di evitare che il mancato raggiungimento degli obiettivi fissati da parte dei soggetti gestori venga scaricato sui cittadiniā.
Salvatori risponde che āla separazione tra raccolta e smaltimento, considerato che gli obiettivi fissati dalla Regione sono stingenti e vincolanti, non dovrebbe determinare margini di efficienza marcatiā. Invece, per quanto riguarda i contratti a performance, āsono senzāaltro interessanti, fermo restando che la formula dellāaffidamento in house consente una piuā facile determinazione degli indirizzi e dei controlliā (Fonte Dire).