Aemilia, in aula la perizia che incastra Iaquinta

La perizia conferma che il cellulare non fu manomesso e ci fu a Reggiolo, alle 19,15, lโincontro con la Tattini. Taormina: โCambia sempre versioneโ. La rabbia di padre e figlio
REGGIO EMILIA โ Pomeriggio bollente nellโaula bunker di BolognaFiere, dove procede lโudienza preliminare a porte chiuse del processo Aemilia. Ieri in aula ha tenuto banco la battaglia legale tra la consulente finanziaria bolognese Roberta Tattini e lโex campione del mondo Vincenzo Iaquinta. Tattini, che procede per rito abbreviato, eโ accusata di concorso esterno in associazione mafiosa, secondo la Dda per essersi messa a disposizione della cosca emiliana di โNdrangheta.
Iaquinta eโ imputato per violazione della legge sulle armi mentre il padre Giuseppe di associazione mafiosa. A tirare in ballo da tempo lโex calciatore della Juventus eโ stata proprio Tattini, secondo la quale, almeno prima dellโudienza di oggi, i due Iaquinta erano presenti allโincontro del 19 giugno 2011, verso le 15.30 in un bar di Gualtieri, che sarebbe stato organizzato da Romolo Villirillo, ritenuto uno dei boss della cupola cutrese.
Per lโaccusa lโobiettivo dellโincontro sarebbe stato quello di organizzare una โripulituraโ di denaro sporco, ma questa tesi eโ sempre stata contestata dai Iaquinta e dal loro legale Carlo Taormina, che ha depositato testimonianze per sostenere come Vincenzo fosse tornato quel giorno nella sua casa di Reggiolo solo nel tardo pomeriggio, dopo aver partecipato alle nozze a Siena dellโallora compagno di squadra Leonardo Bonucci.
Taormina in questo senso aveva giaโ presentato in udienza preliminare una testimonianza di Claudio Marchisio, a sua volta ex compagno di Iaquinta col quale lโattuale imputato a Bologna sarebbe tornato quel giorno da Siena, e pure la ricevuta del casello autostradale. Lโavvocato di Tattini, Girolamo Mancino, da parte sua invece aveva fornito il cellulare col quale la sua assistita avrebbe fotografato lโincontro in questione.
Il gup Francesca Zavaglia, su richiesta di Taormina, ha affidato una perizia sul telefono in ballo che, appunto, eโ stata discussa ieri in aula. Ebbene, terminata lโudienza la difesa di Tattini sembra soddisfatta: โLa dottoressa non eโ stata smentita dalla perizia, tutto quel che ha detto eโ vero. Lei dice e ha sempre detto la veritaโโ, evidenzia Mancino. In sostanza, fa capire il legale, il telefono non eโ risultato alterato, la foto che ritrae Tattini e Vincenzo Iaquinta โeโ genuinaโ cosiโ come gli orari della stessa โsono compatibiliโ.
Se dunque la perizia serviva a dimostrare lโattendibilitaโ di Tattini in ottica difensiva nellโambito del processo, i suoi avvocati ribadiscono che la consulente โha detto e dice la veritaโโ. Di avviso opposto Taormina, i cui assistiti sono โesplosiโ ieri in aula chiedendo alla Procura di โfare chiarezzaโ sul loro conto. Il perito, in effetti, ha preso atto dei contenuti del cellulare osservando come non ci siano state manomissioni ma allo stesso tempo non potendo escludere in assoluto questโultima possibilitaโ.
Ma โtutto questo eโ privo di rilevanzaโ, taglia corto al termine dellโudienza di ieri Taormina, sostenendo che Tattini avrebbe cambiato โper lโennesima voltaโ versione, rispetto alle precedenti puntate incidente probatorio incluso.
Nel corso delle sue dichiarazioni spontanee ieri pomeriggio, la consulente ha detto che lโincontro si sarebbe tenuto non a Gualtieri ma a Reggiolo, e non alle 15.30 ma alle 19.15. La fotografia, tra lโaltro, risulta scattata proprio alle 19.15. Secondo Taormina, in sostanza, Tattini avrebbe ormai cambiato troppe volte versione finora per risultare attendibile. Chiosa il legale dei Iaquinta: โVincenzo e Giuseppe sono esplosi in udienza e hanno chiesto ai magistrati di fare chiarezza. Stanno subendo entrambi danni incredibili da questa vicenda: la ditta del padre sta fallendo, Vincenzo รจ devastatoโ (fonte Dire).