
L’Ucigos, il nostro Antiterrorismo, ha detto che “non risulta che la vettura sia entrata nel territorio italiano”
PARIGI – Falso allarme per quel che riguarda la vicenda della “Seat” che avrebbe avuto un terrorista a bordo che sarebbe entrata in Italia attraverso la frontiera di Ventimiglia per poi diventare l’oggetto di una “caccia” in tutto il Nord Italia. Un’utilitaria con quella targa è stata trovata, già ieri, a Parigi; e l’Ucigos, il nostro Antiterrorismo, ha detto che “non risulta che la vettura sia entrata nel territorio italiano”.
Il telex mandato dalla Francia a tutte le forze dell’ordine delle 6,36 di sabato, ossia la mattina dopo il massacro, segnalava solo che quella vettura è “suscettibile di essere stata utilizzata per gli attentati di Parigi” ed è stata inserita nell’archivio delle auto ricercate. Un invito a “fare attenzione”, dunque, e nulla di più. Il vicequestore vicario di Torino, Sergio Molino, oggi ha detto: “L’allarme c’è stato, ma è rientrato. Non abbiamo tracce del passaggio, o della presenza, di quel veicolo sul territorio italiano”
Un 32enne francese che potrebbe essere uno dei terroristi del commando parigino è ricercato in tutto il Nord Italia. La polizia stradale ha appena diramato le ricerche “a tutte le pattuglie in servizio sulle autostrade del Piemonte e sulla tangenziale di Torino” di una Seat Ibiza nera.