Coopsette, 400 lavoratori licenziati fra nove mesi

Tanto durerà la cassa integrazione: i soci lavoratori chiedono un’unità di crisi per i ricollocamenti. Il comitato si riunisce in assemblea il 18 marzo alle 15.30 al Centro Sociale Kaleidos di Poviglio
CASTELNOVO SOTTO (Reggio Emilia) – La crisi di Coopsette e’ ancora ben lontana dal concludersi. Se infatti l’esito positivo dell’operazione di cessione di due rami aziendali al gruppo Margaritelli ha permesso di salvare un centinaio di posti di lavoro, per gli altri 400 lavoratori di Coopsette continua il conto alla rovescia.
Ancora nove mesi di cassa integrazione straordinaria poi scattera’ per tutti il licenziamento collettivo. Per questo i rappresentanti del Comitato dei soci lavoratori, che hanno promosso in questi mesi numerosi incontri con Regione, Provincia, Comuni, Legacoop ed organizzazioni sindacali tornano oggi a sollecitare la formazione di una “unita’ di crisi” per il maxi ricollocamento del personale.
“Molti addetti – viene fatto notare – risiedono nei Comuni di Castelnovo di Sotto, Campegine, Poviglio, Sant’Ilario d’Enza, Cadelbosco Sopra e Reggio Emilia. Il tessuto economico provinciale non riuscira’ a riassorbire un numero cosi’ ingente di lavoratori in un lasso di tempo di pochi mesi, in quanto la liquidazione di Coopsette segue le crisi di altre imprese cooperative (Cooperativa Muratori Reggiolo, Orion, Cormo) con relativi esuberi di personale ancora da ricollocare”.
Il quadro diventa ancora piu’ preoccupante se si considerano anche gli addetti delle aziende subfornitrici, che costituivano l’indotto e che sono state costrette a chiudere a causa dello stato di insolvenza delle stesse cooperative. Da qui l’appello alle istituzioni e a Legacoop per attivare “un’unita” di crisi urgente che affronti il problema lavoro, al fine di evitare effetti catastrofici che si ripercuoteranno sul territorio a livello economico e sociale”.
Il comitato dei soci lavoratori, che si riunira’ in assemblea il 18 marzo alle 15.30 al Centro Sociale Kaleidos di Poviglio, auspica quindi “una presa di posizione di tutte le istituzioni per avviare progetti concreti di ricollocamento dei lavoratori e per non disperdere l’importante patrimonio delle loro professionalita’”. L”assemblea e’ convocata in particolare per decidere i percorsi da intraprendere sulla base del fatto che “l’incontro fisiologico tra domanda e offerta di lavoro richiede tempi lunghissimi”.
Tempi che i dipendenti Coopsette, gia’ provati da piu’ di tre anni di stipendi ridotti e da cospicui crediti congelati nella procedura di liquidazione, “non possono attendere”, concludono i soci.