
L’organizzatrice culturale, gallerista, critico d’arte e artista si è spenta all’età di 83 anni questa notte al Santa Maria Nuova. Era stata ricoverata qualche giorno fa per un infarto: i funerali domani alle 15
REGGIO EMILIA – E’ morta Rosanna Chiessi, una fra le figure più importanti della cultura reggiana e non solo. L’organizzatrice culturale, gallerista, critico d’arte e artista si è spenta all’età di 83 anni questa notte al Santa Maria Nuova. Era stata ricoverata alcuni giorni fa per un infarto. Lascia la figlia Laura Montanari, dirigente in Comune, avuta col primo marito Otello Montanari, 90 anni, altra figura storica, ma della politica reggiana, ora presidente dell’Associazione Primo Tricolore. La camera ardente è stata aperta a mezzogiorno all’obitorio dell’Arcispedale.
Rosanna Chiessi era legata alle avanguardie europee del dopoguerra: fu lei a portare in Italia il Fluxus e, insieme a personalità come Corrado Costa e Renzo Bonazzi, a trasformare Reggio Emilia negli anni ’70. Sua era la casa editrice Pari&Dispari.
Sandro Parmiggiani ha scritto di lei: “Reggio Emilia è stata uno dei centri di irradiazione del movimento in Italia, grazie all’attività di Rosanna Chiessi, avviata nel 1971 con la fondazione delle edizioni d’arte Pari&Dispari, e poi trasferita nella vicina Cavriago in una casa colonica con annesse stalle e porcilaie. Era un crogiolo creativo, luogo di incontro di artisti, poeti, scrittori (Emilio Villa, Corrado Costa, Rafael Alberti, Adriano Spatola, Franco Vaccari, Hermann Nitsch, Dieter Roth, Urs Lüthi) e di organizzazione di memorabili eventi «popolari» (il concerto Fluxus, la Festa dell’aria, il Fascino della carta)”.
Elisabetta Farioli, direttrice dei musei, dice a Reggio Sera: “Sapevamo che era malata, ma è stata una cosa davvero improvvisa. L’ultima volta che avevamo collaborato con lei era stato nel 2014: avevamo inaugurato una mostra relativa a Pari&Dispari che era la sua agenzia ed era stato il nucleo fondamentale di tanti artisti negli anni Settanta, quando la nostra città si era affacciata a una scena internazionale e alle performance dell’arte. Tendeva ad unire l’arte alla vita e la sua era abbastanza avventurosa”.
Alessandro Gazzotti, uno dei suoi collaboratori, dice: “E’ stata una figura molto importante per Reggio. Era un ponte che ha aperto le strade ad avanguardie che non si erano mai viste nella nostra città e ha portato a Reggio personalità internazionali, creando eventi importanti. Era una persona forte, vitale e piena di energia che fino all’ultimo ha lavorato con grande passione”.
I funerali si terranno domani alle 15 alla camera mortuaria dell’ospedale.