Mafie, Aemilia, i legali: il processo vada a Catanzaro

Udienza fiume, stamattina, sulle eccezioni mosse contro le richieste delle parti civili. Il Pm Ronchi: โLโistanza va rigettata, il sodalizio emiliano รจ autonomo da Cutroโ
REGGIO EMILIA โ Continua, ma non entra ancora nel vivo, il maxiprocesso Aemilia in corso a Reggio Emilia contro le cosche della โndrangheta. Anche la seconda udienza del dibattimento che vede contrapposte 43 parti civili e 147 imputati nellโaula speciale allestita nel cortile del Tribunale reggiano eโ stata infatti dedicata allโesame delle questioni preliminari del procedimento.
In particolare โ nella seduta fiume interrotta per il pranzo e che ripresa alle 15 โ i rappresentanti legali degli enti costituitisi parte civile hanno illustrato le motivazioni alla base delle istanze e dei risarcimenti per i danni, pari per il Comune di Reggio a cinque milioni.
Per contro i difensori degli imputati hanno sollevato diverse eccezioni allโammissione delle parti civili nel dibattimento. Quella piuโ ricorrente eโ lโeccezione di competenza territoriale per cui โ a detta dei legali โ il processo dovrebbe essere spostato a Catanzaro a cui eโ da ricondurre lโorigine di diverse vicende finite nellโinchiesta emiliana.
Molti avvocati hanno peroโ eccepito anche che gli atti di costituzione presentati dalle parti civili risultano troppo generici e non spiegano quali danni avrebbero subito gli enti pubblici in relazione alle singole posizioni degli imputati. Da qui la richiesta di escludere alcuni soggetti dallโelenco delle parti civili formalizzate. Nel pomeriggio eโ prevista la replica delle controparti e del Pm Marco Mescolini. Nelle udienze preliminari, che si concluderanno a Bologna il prossimo venerdiโ, tutte le eccezioni sollevate sono state respinte dal Gup.
Il pm Ronchi: โSodalizio emiliano autonomo da Cutroโ
โCโeโ un legame storico e criminale tra gli esponenti del sodalizio criminoso emiliano e la casa madre di Cutroโ, ma il primo โeโ autonomo e non ha nulla a che vedere dal punto di vista gerarchico con Cutroโ. Lo dimostra anche il fatto che โil boss Nicolino Grande Aracri non ha alcun centro direttivo nella โndrina emilianaโ mentre, per contro, โil fatto che molti imputati si recassero da lui non eโ elemento che prova la โnon autonomiaโ della struttura emilianaโ.
Eโ questa la principale argomentazione con cui il pm Beatrice Ronchi ha chiesto oggi nella seconda udienza del processo Aemilia al collegio dei giudici presieduto da Francesco Maria Caruso, di rigettare le eccezioni di competenza territoriale avanzate questa mattina dai difensori degli imputati. In sostanza i legali sostengono che il dibattimento debba svolgersi a Catanzaro in virtuโ del fatto che le attivitaโ criminali finite nelle carte del processo in Emilia avrebbero avuto un โcervelloโ in Calabria.
Secondo Ronchi invece il nuovo organigramma della โndrangheta ha ormai superato questa architettura ed eโ formato, pur nella โomogeneitaโ complessiva dellโorganizzazioneโ, da nuclei sostanzialmente indipendenti tra loro. Uno schema, sottolinea il magistrato, evidenziato con chiarezza anche da altre tre maxi inchieste e in particolare quella โInfinitoโ della Dda di Milano, โMinotauroโ della Dda di Torino e โCrimineโ di Reggio Calabria. Per questo, conclude il pm, โil processo va celebrato dove stabilmente opera il sodalizio criminosoโ.
Anche il pubblico ministero Marco Mescolini, che insieme alla collega ha ottenuto unโora e mezza per rivedere il fascicolo dellโudienza preliminare, interviene per chiedere il rigetto di altre eccezioni presentate dalla difesa. Tra queste lโistanza di alcuni difensori di poter accedere ai server della Procura in cui sono custoditi i file delle intercettazioni degli imputati, per verificare che non si siano accidentalmente verificate difformitaโ con le copie consegnate agli avvocati. Eventualitaโ questa, dice Mescolini, che dal punto di vista tecnico eโ esclusa. Nonostante il calendario molto serrato delle udienze predisposto, si prevede giaโ per questa sera un primo rinvio.
Potrebbe essere quindi il prossimo 27 aprile la data in cui il collegio giudicante emaneraโ lโordinanza sulle eccezioni, e decideraโ anche sullโammissione di una nuova parte civile che ha fatto richiesta oggi. Si tratta della fondazione antiusura di Libera โInteresse Uomoโ con sede a Potenza ma attiva in tutta Italia, con sportelli โSos Giustiziaโ anche a Modena e Reggio Emilia (Fonte Dire).