I sindacati: il Core cancella 200 parcheggi gratuiti

Cgil, Cisl e Fials: āScelta sbagliata, lāazienda deve rivederla. LāSgb in piazza sabato per protestare contro la carenza di personale
REGGIO EMILIA ā Parcheggi gratuiti che diventano stalli blu; personale stressato, ridotto allāosso e in attesa del rinnovo contrattuale; costi di gestione ritenuti insostenibili. Sono alcune delle denunce lanciate dai sindacati reggiani sul Core, il centro oncoematologico dellāospedale Santa Maria che Matteo Renzi inaugura sabato.
āReggio apre il Core e lāospedale fa aprire il portafoglio ai cittadiniā, commentano Cgil, Cisl e Fials di fronte allāultima novitaā in tema di sosta allāospedale S.Maria Nuova: 200 posteggi gratuiti per i cittadini che diventeranno a pagamento dal 14 giugno. La notizia eā emersa da una mail aziendale poi confermata telefonicamente dallāAzienda ai sindacati: āOltre a quanto si legge dai documenti inviati via mail dal S.Maria, abbiamo chiesto chiarimenti ai dirigenti; oralmente ci eā stato riferito che la zona di sosta antistante il Core, composta da due corsie di parcheggio, saraā dedicata agli utenti. La prima corsia saraā sicuramente a pagamento. Il destino della seconda, secondo quanto riferito a voce, eā al vaglioā, spiegano Eelena Strozzi, della Fp-Cgil, Gennaro Ferrara, delegato Rsu e dirigente Cisl, e Pasquale Liquori, segretario Fials.
Tuttavia, ādai documenti ufficiali del S.Maria si vede invece che la decisione per gli stalli vicino al Core eā giĆ stata presa: entrambe le corsie, saranno a strisce bluā: la piuā vicina al Core ad uso esclusivo dei cittadini, in quella appena piuā lontana potranno parcheggiare utenti e dipendenti. Il cambiamento avviene nellāambito di un doppio spostamento dei parcheggi sul retro dellāospedale. Insomma āoggi i cittadini possono sostare in quello piuā lontano, denominato 2 giugnoā e i dipendenti in quello piuā vicino. Dal 14 giugno la situazione si inverte con la differenza che i cittadini non potranno piuā ālasciare lāauto nei pressi del Core in modo gratuitoā.
Non ācapiamo il motivo di questa scelta ā dichiarano i sindacalisti ā e auspichiamo che lāAzienda faccia chiarezza e riveda la sua posizione quanto primaā. Non solo: il segretario della Fials Pasquale Liquori segnala un āaumento di 14 posti letto nelle strutture che vanno al Core, tramite una rimodulazione di altri repartiā. Ma āgli spazi liberati da cosa verranno occupati?ā, si chiede il sindacalista, ricordando che ālāesperienza ci insegna che gli spazi non usati e non gestiti, subiscono un grosso degradoā.
A giudizio della Fials mancherebbe inoltre una copertura adeguata dei macchinari che gestiscono il clima allāinterno della struttura del Core, del costo presunto di 200.000 euro. Unāaltra sigla sindacale autonoma, lāSgb, saraā invece in piazza del Monte dopodomani, per un volantinaggio di mobilitazione contro la visita di Matteo Renzi per inaugurare.
āA livello locale ā sottolinea lāSgb ā occorre denunciare una palese carenza di personale allāinterno sia dellāazienda ospedaliera che dellāAusl di Reggio Emilia che da un lato eā causa di servizi lenti e dallāaltro sottopone le lavoratrici e i lavoratori a turni massacranti e a un aumentato rischio per la sicurezzaā. Questa situazione āeā senzāaltro figlia delle politiche di blocco del turnover e delle assunzioni, ma eā anche enfatizzata dalle pessime e inefficaci azioni che le direzioni due aziende sanitarie reggiane hanno posto in essere in risposta al dispositivo previsto dal decreto legge del 2003 che prevede 11 ore di riposo consecutivo nellāarco delle 24 ore e un massimo 48 ore di lavoro settimanale).
Inoltre āad appesantire le condizioni lavorative nella sanitaā reggiana vi eā anche il mancato riconoscimento delle progressioni orizzontali da parte delle direzioni delle due aziende sanitarie reggiane ai propri dipendenti, a causa di una insufficienza dei fondiā. Infine ābisogna ricordare la minaccia di chiusura che incombe sul punto nascite dellāOspedale SantāAnna di Castelnovo Monti, frutto di politiche aziendali attente piuā ai bilanci che ai reali bi sogni di salute della popolazioneā.
LāSgb quindi āsi oppone fermamente allāennesima operazione autocelebrativa di Renzi e del suo governo, la cui politica ālacrime e sangueā eā fatta di tagli e di reiterate aggressioni ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratoriā. Per questo ā lā11 giugno saremo ancora una volta in piazza a Reggio Emilia a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto sanitaāā.