Reggiolo, prendono i carabinieri a sassate: ladri arrestati

Banda del rame intercettata durante un furto in una carpenteria di via Cobato
REGGIOLO (Reggio Emilia) – Hanno lanciato pietre contro i carabinieri per fargli desistere dall’inseguimento, sono fuggiti a nuoto raggiugendo la sponda opposta di un grosso canale di irrigazione e, infine, si sono nascosti in un immenso campo di mais. Gli stratagemmi utilizzati dai componenti di una batteria, appartenente al più nutrito popolo della banda del rame, non sono bastati per impedirne la loro cattura.
Ieri pomeriggio a Reggiolo i componenti dell’equipaggio del nucleo radiomobile della compagnia di Guastalla non hanno desistito sino a quando sono riusciti a “catturare” due dei tre malviventi sorpresi per l’appunto all’interno di un campo di mais dove cercavano di nascondersi.
Con le accuse di tentato furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale, possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso e per uno dei due anche false dichiarazioni sulla propria identità personale i carabinieri della compagnia di Guastalla, insieme a quelli delle stazioni di Reggiolo e Novellara, hanno arrestato il 20enne Gevdo Halilovic residente a Sant’Angelo Lomellina (PV) e il 25enne Gepi Halilovic residente a Genova.
Un terzo complice, che svolgeva funzioni di palo, è riuscito a dileguarsi, ed è tuttora ricercato dai militari per le campagne della bassa reggiana dove si sospetta possa essersi nascosto. All’esterno dell’azienda di carpenteria di Reggiolo presa di mira i militari hanno trovato un autocarro vuoto con strumenti atti allo scasso che i tre probabilmente dovevano utilizzare per caricare il rame che intendevano rubare dall’azienda di Via Caboto.
Mentre continua la caccia al terzo complice riuscito, per ora a fuggire, i 2 domani compariranno davanti al tribunale di Reggio Emilia per rispondere delle accuse loro contestate.