


Durante lavori di ristrutturazione al Policlinico di Milano un sottotetto è spuntato un fascicolo con documenti originali, forse del 1975
MILANO – Documenti ritenuti degli originali delle Brigate Rosse sono venuti alla luce durante alcuni lavori di ristrutturazione all’interno dell’ospedale Policlinico, a Milano.
Il ritrovamento è avvenuto alcuni giorni fa ma la notizia era stata tenuta segreta. I documenti (si trovavano in una controsoffittatura del sottotetto) sono originali, non si tratta di fotocopie, e farebbero ipotizzare la presenza di un “covo” all’interno dell’ospedale.
Una sorta di “brigata ospedaliera” che potrebbe avere avuto un ruolo in alcune azioni di fuoco, come ad esempio nel 1975 quando venne gambizzato, nel suo studio, il deputato Dc Massimo De Carolis. In quell’occasione gli era stato preso il tesserino. L’oggetto è stato ritrovato tra i documenti emersi in ospedale. Gli oggetti saranno anche sottoposti a ricerca di frammenti utili per ricavare il Dna di chi li ha maneggiati.
Secondo indiscrezioni il materiale rinvenuto al Policlinico di milano non ha collegamenti con i più gravi fatti di sangue commessi dai brigatisti a Milano, tra cui l’uccisione nel febbraio del 1981 del direttore sanitario Luigi Marangoni, attribuito alla “Colonna Walter Alasia”.
Più probabile invece il collegamento con il ferimento dell’avvocato democristiano Massimo De Carolis, risalente al 1975. L’uomo venne gambizzato dopo un rapido “processo del popolo”. Per ferirlo fu usata una pistola 7.65 con silenziatore che nel giugno dell’anno prima, a Padova era stata utilizzata per uccidere il carabiniere in congedo Giuseppe Mazzola e l’agente di commercio Graziano Giralucci nella sede padovana del Movimento sociale. Fu il primo delitto rivendicato dalle Br.