Renzi: “Manovra non cambia, Ue valuti il sisma e i migranti”

21 ottobre 2016 | 19:47
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Renzi: “Manovra non cambia, Ue valuti il sisma e i migranti”

Il governo, spiega il presidente del consiglio, non ha chiesto flessibilità ma un sostegno per le emergenze del Paese. Attacco alla Germania: “Ha problemi, surplus contro le regole”

REGGIO EMILIA – La manovra non cambia, anche se dovessero arrivare rilievi dall’Ue. Lo ribadisce il premier Matteo Renzi prima alla radio e poi in conferenza stampa da Bruxelles evidenziando che la richiesta italiana non è di flessibilità, ma di considerazione dell’eccezionalità di fatti come il sisma in centro Italia e l’emergenza migranti. “Credo – va all’attacco Renzi – che il bilancio della Germania abbia molti problemi, a cominciare da un surplus commerciale che non rispetta le regole europee e spero che i nostri amici possano provvedere al riequilibrio”.

“Con la Germania – ha detto ancora Renzi – abbiamo una relazione privilegiata un pezzo dell’economia italiana dipende dalla Germania e viceversa. Su molte cose non siamo d’accordo ma è quello che accade tra amici. Ma l’Italia a testa alta è quello che serve all’Europa. Se l’avessimo fatto in passato sarebbe stato meglio. L’Italia non può venire qui a ratificare le decisioni”. Lo dice Matteo Renzi nella conferenza stampa a Bruxelles. “L’atteggiamento di venire qui e dire sempre di sì non lo potrò mai accettare”.

“La legge di stabilità non cambia” – ha detto il premier – e “spetta alla Commissione dire” se c’è qualcosa che non va, perché l’Italia “non chiede la flessibilità” ma invoca “le circostanze eccezionali per terremoto e immigrazione”. “Non abbiamo discusso di legge di bilancio -ha puntualizzato – ma voglio chiarire che non abbiamo chiesto la flessibilità, perché la flessibilità viene concessa una sola volta: abbiamo chiesto ai sensi delle clausole eccezionali dei trattati per il terremoto e l’immigrazione. Ove ci fossero dei dubbi toccherebbe all’Unione Europea cosa dire che non convince. Ma la sostanza delle misure della legge di stabilità non cambiano”.

“Tutti gli anni arriva una lettera, c’è una discussione e tutti scrivete ‘chissà se l’Italia ce la farà ad avere il via libera della Ue. Ma ricordo – ha detto Renzi – che il nostro deficit è poco sopra il 2 e in Francia è il 3”.  “L’Italia – dice – sta facendo la manovra con il deficit più basso dal 2007. Vuol dire che è il deficit più basso di tutti i governi Berlusconi, Monti e Letta. Stiamo procedendo su una strada difficile per tenere insieme l’impegno per la crescita ma anche rispettando le regole”.

In mattinata lo stesso concetto ribaduito a Rtl 102.5. Sono pronte le osservazioni dell’Ue sulla manovra? “Non ne abbiamo parlato. Però il tema non cambia assolutamente niente. Potranno scrivere, come si fa sempre – ha detto – una lettera per chiedere maggiori spiegazioni”. “La legge di bilancio non si cambia: se l’Ue avrà osservazioni da fare ascolteremo ma questa manovra ha il deficit più basso degli ultimi dieci anni: gli sforzi li stiamo facendo e vogliamo dare un segnale ai cittadini non alle tecnocrazie di Bruxelles”, aggiunge.

“La sostanza della manovra non cambia. La manovra dà due miliardi in più alla sanità, e questi non sono né di destra né di sinistra. La manovra parla di questioni concrete – ha detto – e questo non cambierà per niente. E quante volte abbiamo parlato di Equitalia, non solo Equitalia, ma della filosofia che c’era dietro: ecco questo dal 2017 finalmente sparisce. Insomma la legge di bilancio c’è. Non si cambia”.

Intanto anche il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha difeso la manovra: “Il dialogo continua. La Commissione non ha espresso nessun scetticismo. Stiamo seguendo una procedura che si svilupperà nei prossimi giorni, di valutazione puntuale e specifica delle varie misure. Non è una questione generale di atteggiamento scettico”.

“Non c’è nessun condono: chi ha preso la multa la deve pagare. A chi dice che il governo sta facendo i condoni o aiutando gli evasori – ha evidenziato il premier – rispondo che ha fatto nel 2015 il miglior risultato negli ultimi sessant’anni: oltre 14 miliardi dalla lotta all’evasione. Dire che aiutiamo gli evasori è senza alcun riferimento alla realtà. Eliminiamo un meccanismo, quello di Equitalia, che era punitivo per il cittadino”. Lo ha detto Matteo Renzi a Rtl 102.5: “Basta con Equitalia come ‘killer’ dei cittadini, deve essere un consulente”.