Rifiuti, porta a porta: il M5S boccia il piano della giunta

Il capogruppo Cantamessi: “Troppo indifferenziato da bruciare e Iren ringrazia”
REGGIO EMILIA – “Una rivoluzione a meta’ con trucco pro Iren”. Il Movimento 5 stelle reggiano boccia il nuovo piano targato Comune-multiutility per estendere in tutta la citta’ la raccolta differenziata con il metodo “porta a porta”. All’indice finisce in particolare il fatto che, lasciando a raccolta con cassonetti stradali la carta e la plastica, si produrranno ancora troppi rifiuti indifferenziati per l’inceneritore di Parma rispetto a quelli che si potrebbero mandare a riciclo.
Il capogruppo in sala del Tricolore Ivan Cantamessi e Matteo Olivieri, consigliere pentastellato nel mandato 2009-2014, domandano inoltre “perche’ non si e’ adottato da subito il porta a porta integrale come nella vicina Parma che e’ gia’ al 74% di raccolta differenziata e si avvia quest’anno all’80%”. Nel piano varato dal sindaco Luca Vecchi poi, Reggio raggiungera’ il 70% di raccolta differenziata nel 2019. “Peccato che avremmo gia’ dovuto raggiungere oltre il 65% nel 2012”, osservano Cantamessi e Olivieri, richiamando una delibera del 2007 sull’estensione della raccolta differenziata rimasta poi inattuata.
Insomma, dicono i 5 stelle, “si e’ lavorato negli anni per garantire ad Iren sempre una quantita’ di rifiuti da bruciare per giustificare l’incenerimento a livello industriale”. Ma i grillini non si accontentano “di questo ”porta a porta” a meta’” e preannunciano nei prossimi mesi una serie di atti ispettivi sul piano presentato della giunta. Anche per conoscere, sottolineano, tutti i contratti in essere con la societa’ “Ecologia Soluzione Ambiente” che gestisce il business dei cassonetti stradali.