Riqualificazione via Compagnoni, residenti in rivolta: “Lavori fatti male”
Cortili allagati quando piove, mattonelle che si staccano, rifiniture che lasciano alquanto a desiderare e pannelli solari che non funzionano nelle case popolari appena ristrutturate. I residenti: “Perché Acer non ha mai vigilato sui lavori?”
REGGIO EMILIA – Cortili allagati quando piove, mattonelle che si staccano, rifiniture che lasciano alquanto a desiderare e pannelli solari che non funzionano. I residenti di via Compagnoni e di via Rosselli (dodici palazzine in tutto) criticano i lavori fatti per ristrutturare le case popolari ai numeri civici, dall’8 al 12, che sono stati eseguiti dalla Iti di Modena.
Il progetto di riqualificazione urbana “Quartiere Compagnoni-Fenulli” ha potuto contare, per quel che riguarda le case gestite da Acer, su di un finanziamento della Regione Emilia Romagna di 3 milioni e 120 mila euro. Ad aggiudicarsi i lavori l’I.t.i. Impresa Generale di Modena, con il 28% di ribasso, per un importo complessivo di aggiudicazione 2.019.322,16. Ma, secondo i condomini, i lavori non sono stati eseguiti come si doveva.
Lavori che, tuttavia, costeranno a ciascun condomino da un minimo di 9 a un massimo di 16 mila euro. In effetti, andando sul posto, oltre alle cose evidenziate sopra, si può notare che sulle pareti il tinteggio è avvenuto su superfici che non erano state prima uniformate e nei sotterranei i soffitti per far passare le tubature sono stati fatti non proprio a regola d’arte. Le tapparelle, inoltre, sono state lasciate tutte sporche di un materiale difficile da tirare via.
Marco Cremaschi, vicepresidente del Comitato di via Compagnoni e Pasquale Liquori, uno dei condomini, dicono a Reggio Sera: “Quando sono state fatte le varianti nessun proprietario è mai stato consultato. Eppure ci fanno pagare. Quando siamo andati a parlare con Iti, che ha fatto i lavori, ci hanno mostrato le varianti approvate da Acer (ma non dai condomini, ndr). Io mi domando come mai Acer non ha mai vigilato sui lavori che facevano o, se lo ha fatto, perché siamo ridotti così. Ora noi chiediamo che tutto venga fatto a regola d’arte”.
Di questa situzione, secondo il Comitato, ne deve rispondere anche il Comune, in qualità di proprietario degli alloggi pubblici interessati dagli interventi e di stazione appaltante, dato che ha affidato, tramite convenzione, la progettazione e la direzione dei lavori ad Acer e ha pubblicato a marzo 2013 il bando di gara per l’affidamento dei lavori che sono stati aggiudicati all’azienda Iti Spa di Modena.