
L’appello dei genitori durante un sit in davanti alla scuola: “Iscrivete i vostri figli qui”
REGGIO EMILIA – Le iscrizioni sono troppo poche e a settembre, senza l’attivazione della prima classe, tutta la scuola rischia di chiudere. È la situazione denunciata oggi dal comitato di genitori e rappresentanti di classe e d’istituto della scuola elementare Ada Negri di Reggio Emilia, con un presidio davanti ai cancelli e una petizione con 150 firme, indirizzata al sindaco Luca Vecchi, all’assessore comunale all’Istruzione Raffaella Curioni e al direttore dell’ufficio scolastico provinciale Antimo Ponticiello.
Per il prossimo anno, infatti, sono iscritti solo 9 bambini, al di sotto del numero minimo di 15 per formare le classi e avviare l’attivita’ didattica. Per questo il comitato ha deciso anche di rivolgere un appello direttamente a tutti i genitori della citta’ chiedendo “perche’ non vogliono, e sono ancora in tempo per farlo, portare qui i propri bambini invece che in classi pollaio da 25/28 alunni”, e per quale motivo “ritengono valide solo alcune scuole”. Insomma: “Pensateci. C’e’ ancora tempo per cambiare idea e procedere all’iscrizione qui”.
A seguire vengono elencati i vantaggi della scuola, come “l’edificio di pregio, antico e spazioso”, “l’altissima competenza delle maestre, come testimonia il fatto che i bambini che escono dalla Negri per andare alle medie vengono subito individuati per l’ottimo approccio allo studio e l’alto livello didattico” e “il diritto iscriversi alla scuola secondaria di primo grado Manzoni (che fa parte dello stesso plesso), ad oggi una delle scuole piu’ valide della citta’”. Inoltre, dice il comitato “c’e’ un livello di integrazione elevato” e “il parcheggio della Zucchi attaccato alla scuola e’ gratuito per le soste brevi, favorendo quindi la massima comodita’ per chi e’ di fretta e deve accompagnare i bambini senza dover girare a vuoto cercando improbabili parcheggi”.
Alle istituzioni si domanda invece: “Siete sicuri che nella citta’ delle persone si possa chiudere cosi’ una scuola? Non formando la prima classe, a valanga si chiudera’ nel tempo tutta la scuola. Chiudere una scuola non e’ una pura questione aritmetica, e’ un ossimoro: e’ come se Legambiente tagliasse gli alberi dei giardini comunali: si perderebbero storia, memoria e radici”. Il sindaco Vecchi, pero’, ha fatto sapere che l’ipotesi della chiusura della scuola “non e’ all’ordine del giorno”.