Rifiuti, pugno duro contro i “furbetti del cassonetto”

28 giugno 2017 | 18:46
Share0
Rifiuti, pugno duro contro i “furbetti del cassonetto”

Arrivano gli ispettori ambientali: multe per i trasgressori. Il prossimo autunno sbarcheranno a Reggio le ecostation

REGGIO EMILIA – Il prossimo autunno sbarcano a Reggio Emilia le ecostation, le “casette” dove i cittadini coinvolti dalla raccolta differenziata col metodo porta a porta potranno conferire (con un badge) i loro rifiuti, se assenti da casa nel giorno in cui dovrebbero esporli per il ritiro. Le strutture saranno quindi introdotte prima di aver completato l’estensione del porta a porta nella zona sud della citta’, per affrontare alcuni problemi riscontrati nei quartieri dove il servizio e’ stato attivato di recente.

La novita’ arriva dall’assessore all’Ambiente Mirko Tutino, che ieri ha incontrato Iren per concordare le misure di contrasto ai “furbetti del cassonetto”, che portano i loro rifiuti indifferenziati in altri quartieri o li abbandonano in prossimita’ dei cassonetti stradali destinati alla raccolta differenziata. Per la rimozione di questi sacchetti sono al momento sono quattro le squadre attive.

Ma il Comune ha concordato con l’azienda anche la rapida introduzione degli ispettori ambientali che, in accordo con la Polizia municipale, programmeranno puntuali interventi per risalire all’identita’ di chi abbandona i rifiuti (anche attraverso l’esame del rifiuto stesso) e multare chi avesse trasgredito alle regole del nuovo sistema. Piu’ avanti si prevedono anche delle “fototrappole” per immortalare le violazioni e risalire ai responsabili. Infine, per ovviare ai problemi registrati, si stanno gia’ ora riprogrammando gli svuotamenti dei cassonetti della differenziata e la loro quantita’, cosi’ da evitare l’eccesso di materiale che si e’ registrato in alcuni punti di conferimento.

“La quasi totalita’ dei reggiani coinvolti nel progetto – sottolinea pero’ Tutino – ha cambiato le proprie abitudini, conferendo i propri rifiuti rispettando appieno le modalita’ previste dal nuovo sistema porta a porta”. Per “rispetto a loro, oltre che alla buona riuscita del progetto, risaliremo a chi non rispetta le regole per chiedere un cambio di passo”. E’ “quanto e’ richiesto ad una comunita’ civile che abbia a cuore la tutela dell’ecosistema per il presente e per il futuro”, conclude l’asssessore.