Arena Campovolo, sarcasmo del M5S: “E’ la Pd & Partners”

Pagliani: “Siamo favorevoli, ma non può esserci un’offerta sola di Coopservice”
REGGIO EMILIA – “Arena Campovolo, guardi chi c’è nelle società e trovi i Pd & Partners”. Il giorno dopo la pubblicazione da parte di Reggio Sera dei componenti della compagine societaria della Società consortile Campovolo, che fa parte di un’Ati guidata da Coopservice, per la costruzione della maxiarena, interviene il Movimento Cinque Stelle.
Scrive il capogruppo in consiglio comunale, Ivan Cantamessi: “Si va dall’ex consigliere comunale e presidente della coop Cormo Demos Salardi, all’ex candidato Pd alle regionali Andrea Bonacini, per passare a Coopservice da sempre vicina al Pd e poi i partners dai manager di Ligabue Maioli e il milanese Salzano che avevano aperto la pista nel 2012 con l’ex assessore Mimmo Spadoni e fido braccio destro di Delrio a Roma. Si continua poi con il “concertatore” confindustriale Fabio Storchi e la onnipresente Kaiti Expansion. Sicuramente tutto lecito ma semplicemente… Pd & Partners. Dov’è il pubblico interesse? Una volta in qualche modo l’aiuto agli amici degli amici era celato e difficile da cogliere immediatamente. Ora nemmeno il pudore di fare gli accordicchi sotto banco”.
Pagliani: “Siamo favorevoli, ma non può esserci un’offerta sola di Coopservice”
Sulla vicenda interviene anche Giuseppe Pagliani, capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia, che scrive: “Ancora una volta la sinistra reggiana riesce a rovinare una meravigliosa opportunità. L’Arena della musica a Reggio Emilia è un’opportunità che riteniamo opportuno cogliere nonostante non abbiamo registrato la dovuta trasparenza nel bando indetto dalla società aeroporto Reggio Emilia per la realizzazione della maxi Arena eventi del Campovolo. Ancora una volta a Reggio Emilia viviamo l’esclusività di una offerta capeggiata dalla solita Coopservice. Già in passato, in troppe occasioni, la sinistra ci ha deluso nel realizzare ad hoc operazioni vocate ad aprire la pista a cooperative aderenti a lega coop”.
Continua Pagliani: “Purtroppo ogni opportunità innovativa della nostra città vive inquinamento di una occupazione politica che ormai è soprattutto segno negativo e distintivo della realtà politica locale reggiana. Una grande opera realizzata da partner pubblici e privati per trasparenza non può recepire una sola offerta per la propria realizzazione. Pertanto i nostri dubbi di mancata trasparenza si manifestano anche per la realizzazione dell’Arena della musica progetto che ci vede favorevoli ma dei quali sin da subito mancano i requisiti di trasparenza nella realizzazione e un’amministrazione meno compromessa che avrebbe dovuto garantire”.