
Nei guai anche la mamma che incassava il danaro che la vittima versava nella postepay della donna
POVIGLIO (Reggio Emilia) – Spilla soldi a un 40enne di Poviglio con una “porno truffa”: falso carabiniere denunciato dai militari veri. Nei guai anche la mamma che incassava il danaro che la vittima versava nella postepay della donna. E così un 40enne e la madre 70enne, entrambi di Cosenza, sono stati denunciati per concorso in truffa.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Poviglio, la vittima, un 40enne reggiano, alla fine del mese di aprile è stata contattata telefonicamente da uno sconosciuto che, qualificandosi come carabiniere e dicendo di essere responsabile delle indagini condotte sui contenuti di una chat erotica imputava al reggiano inesistenti adescamenti ai danni di una minorenne.
La vittima, che probabilmente aveva navigato in chat erotiche dove forse i responsabili della truffa ne avevano “carpito” i dati sensibili, intimorito per le conseguenze palesategli dal falso carabiniere, ha versato subito i 400 euro necessari, a detta del truffatore, per l’acquisto di un nastro magnetico che avrebbe cancellato il contenuto della chat.
Ottenuti i soldi il truffatore nelle settimane a seguire ha continuato a contattare la vittima che, caduto in uno stato di completo assoggettamento psicologico, ha versato nel tempo altri 2.500 euro. A quel punto l’uomo è andato dai carabinieri di Poviglio dove ha capito di essere rimasto vittima di un raggiro e ha sporto denuncia. I veri carabinieri grazie a una serie di incontrovertibili riscontri sono risaliti non solo al falso carabiniere, ma anche alla mamma che era la persona che intascava il danaro provento delle truffe versato nella postepay intestata alla donna.