Efficientamento energetico, un business da 80 milioni di euro
Iren Rinnovabili punta sulla riqualificazione degli edifici anche grazie al credito di imposta. Le ricadute economiche sul territorio e i benefici ambientali
REGGIO EMILIA – Ottanta milioni di euro di lavori per efficientamento energetico sulla provincia di Reggio. Una cifra che è quasi il doppio del fatturato attuale delle imprese edili reggiane sopravvissute alla crisi. E’ questo il nuovo business su cui punta Iren Rinnovabili, società del Gruppo Iren che opera nel settore dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili, sviluppando progetti e realizzando impianti nel settore fotovoltaico e idroelettrico.
L’obiettivo sarà portato avanti attraverso il progetto Re-Build che prevede diagnosi energetiche gratuite (ne sono già state effettuate 200) su 300 edifici residenziali di Reggio Emilia (serviti a gas metano o allacciati al teleriscaldamento), per un totale di 7.500 appartamenti e 30.000 abitanti. Attraverso la diagnosi, Iren Rinnovabili individuerà le esigenze energetiche delle singole utenze e metterà a disposizione di ognuna un pacchetto completo di informazioni da utilizzare per realizzare interventi e adottare comportamenti per un consumo più consapevole.
Il credito di imposta
Un efficientamento che verrà realizzato con una spesa decisamente scontata per i proprietari degli immobili grazie all’Ecobonus 2017 che prevede una detrazione fiscale, per interventi volti a migliorare le prestazioni energetiche dell’immobile, fino al 75% dell’Irpef o Ires fino al 2021, ma che, soprattutto, prevede il meccanismo della cessione del credito di imposta. Spiega Carlo Pasini, direttore generale di Iren Rinnovabili: “La cosa più interessante della nuova legge riguarda la possibilità della cessione del credito di imposta. Il condomino, in sostanza, se deve spendere 10mila euro di ristrutturazione della sua abitazione, ne pagherà circa 2mila e 500. Il problema, prima della cessione del credito, era che il proprietario dell’immobile il beneficio fiscale lo poteva spalmare in dieci anni. Noi, invece, stiamo studiando un meccanismo per cui, passandolo a noi, lui ha il risparmio subito e ci pensiamo poi noi ad utilizzarlo come beneficio fiscale”.
Iren Rinnovabili sta studiando l’architettura finanziaria per farlo con la rete di soggetti che ha già coinvolto (CNA Reggio Emilia, Confcooperative Reggio Emilia, Legacoop Emilia Ovest, Unindustria Reggio Emilia).
I benefici per il territorio e ambientali
Di fianco a Pasini c’è Ettore Rocchi, presidente di Iren Rinnovabili e vicepresidente di Iren, che aggiunge: “E’ un’iniziativa che porterà anche grossi benefici al territorio dato che daremo lavoro a molte aziende edili reggiane. Senza contare che gli inquilini, oltre a una rivalutazione del loro immobile, avranno anche dei risparmi dal punto di vista energetico. E poi c’è l’aspetto ambientale”.
Secondo il rapporto 2014 della Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA) a livello Europeo le fonti di inquinamento dell’aria da particolato primario sono nell’ordine, per quantità emesse: edifici (residenziali e commerciali), industria e trasporti. Le emissioni primarie di particolato da edifici sono da due a tre volte maggiori di quelle da trasporti. Il rapporto conclude che “le combustioni nelle residenze dominano le emissioni di PM10 e PM2,5 primari, e dal 2003 hanno aumentato le loro emissioni del 13 e 11% rispettivamente”. Quindi l’efficentamento energetico combatte anche l’inquinamento.
Ma c’è anche il fotovoltaico e l’idroelettrico
Ma Iren Rinnovabili non è solo efficientamento energetico. L’altro business, ovviamente, è quello delle energie rinnovabili, in primis il fotovoltaico, ma anche l’idroelettrico. La società progetta e realizza impianti fotovoltaici, garantendone opportunamente la manutenzione e la gestione. Ad oggi le società riconducibili al controllo di Iren rinnovabili, che sviluppano impianti e servizi ambientali, contano 130 dipendenti (compreso Studio Alfa) distribuiti in varie società per un fatturato complessivo di 23 milioni di euro, possiede e gestisce circa 170 impianti a Reggio, Parma, Piacenza, in Sardegna e in Puglia, che producono ben 20 milioni di kilowatt. A questi bisogna aggiungere gli impianti idroelettrici sul Secchia della traversa di Castellarano e quello a Fornace di Baiso che, complessivamente, producono altri 15 milioni di kilowatt di energia. Complessivamente, per dare un’idea, la produzione complessiva di energia di Iren Rinnovabili potrebbe illuminare per un anno una città come Sassuolo.