Landi Renzo, si apre uno spiraglio per 79 lavoratori
L’azienda apre alla solidarietà per gli esuberi di Reggio Emilia. Lunedì il prossimo incontro con l’azienda
REGGIO EMILIA – Si apre uno spiraglio per applicare la solidarietà ai 79 lavoratori della Landi Renzo di Reggio che rischiavano di essere licenziati. Piccoli passi avanti sono stati fatti nella vertenza Landi Renzo e Aeb durante l’incontro tra i sindacati e la direzione aziendale martedì scorso in Confindustria. Una vertenza aperta dopo la dichiarazione di circa duecento esuberi tra Reggio Emilia e Vicenza da parte dell’azienda quasi un mese fa che ha già visto i lavoratori scendere in sciopero per 22 ore.
“Dopo momenti di tensione e quasi rottura del tavolo di trattativa l’azienda ci ha comunicato di essere disponibile a parlare di contratto di solidarietà aprendo ad una nuova prospettiva che conterrebbe gli esuberi come noi stiamo chiedendo fin dall’inizio di questa vicenda – spiega Davide Franco, funzionario Fiom -.
Un’apertura che andrà esplorata per avvicinare le parti, ancora lontane dal definire un accordo, nel prossimo incontro che si terrà il 30 ottobre.
“Sono stati fatti cinque incontri – continua Franco – nei quali ci sono stati forniti una serie di dati che abbiamo richiesto per provare a costruire una strada che mantenga l’occupazione, ma ci sono ancora importanti differenze che devono trovare risposte adeguate”.
Il prossimo incontro, per preparare il quale sono state tenute assemblee informative con i lavoratori che hanno dato il mandato a partecipare, sarà infatti prettamente tecnico e verterà oltre che sulla possibilità di applicare il contratto di solidarietà, anche sulla mobilità incentivata solo su base volontaria e sulla richiesta di garanzie di non esternalizzare il magazzino.