Nuovo sciopero lunedì alla Landi Renzo
Per due ore. Stamattina il presidio davanti a Unindustria: l’ad Cristiano Musi fischiato dai lavoratori.
REGGIO EMILIA – Lunedi’ prossimo i lavoratori di Landi Renzo e Aeb incrociano le braccia per due ore. L’astensione e’ stata decisa oggi da Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil insieme alle Rsu per poter svolgere due assemblee unitarie, in cui si decidera’ se e come portare avanti la trattativa con la proprieta’. In caso si ottenesse il mandato dei lavoratori a continuare, l’azienda ha proposto un nuovo incontro il martedi’ successivo, 24 ottobre.
Lo si apprende al termine della riunione tra le organizzazioni sindacali e i vertici di Landi Renzo (presente questa mattina l’amministratore delegato Cristiano Musi che, al suo ingresso, è stato sonoramente fischiato dai lavoratori, ndr), che si e’ svolto nella sede reggiana di Confindustria, “presidiato” (foto) all’esterno da una cinquantina di lavoratori preoccupati per il loro futuro. Da circa un mese, infatti, l’azienda ha annunciato un pacchetto di esuberi che vedrebbe per Reggio Emilia il licenziamento di 79 persone, nonostante il piano industriale 2018-2023 preveda un utile di sette milioni gia’ a partire dal prossimo anno.
“Sulle loro posizioni – spiega il funzionario della Fiom-Cgil Davide Franco – non ci sono stati dei grandi passi avanti. Noi abbiamo provato a formulare un percorso diverso su cui non e’ stata chiusa la porta, ma ci mancano ancora alcuni elementi conoscitivi. Quindi l’azienda ci ha dato come giorno per un nuovo incontro il 24, martedi’ prossimo”.
In particolare, continua Franco, “la proprieta’ ha preso in valutazione una nostra proposta che era quella di un’eventuale condivisione di uno schema per il contenimento dei costi, ma questa ipotesi deve assolutamente ottenere il mandato dei lavoratori”. Da qui l’indizione delle assemblee sindacali sul luogo “di produzione” in via dell’Industria, fissate dalle 8 alle 10 e dalle 13.30 alle 15.30, per consentire partecipazione e dibattito.
Sulla situazione della Landi Renzo, intanto, la deputata reggiana del Pd Antonella Incerti ha presentato un’interrogazione ai ministri del Lavoro e dello Sviluppo economico, chiedendo “se e come il Governo intenda intervenire al riguardo e quali strumenti ed azioni intenda attivare, per quanto di competenza, per salvaguardare la produttivita’ e l’occupazione dello stabilimento di Reggio Emilia”.