La Lega: “Polizia locale, rivedere la legge che la istituisce”

I candidati della Lega, Murelli (Camera) e Pisani (Senato) hanno incontrato il sindacato Sulpl a livello regionale. Gli agenti chiedono un nuovo contratto, di essere equiparati
alle altre Forze di polizia, di modificare il decreto sicurezza
REGGIO EMILIA – Rinnovare la legge dell’86 che regola la Polizia locale, rivedere il contratto di lavoro tornando alla contrattazione con la Funzione Pubblica e abolire l’Aran per abbattere i costi, parificare i “vigili urbani alle altre Forze dell’ordine e metterle in condizione di operare in modo coordinato, formare il personale e dotarlo di mezzi adeguati, aumentare gli organici a fronte di compiti sempre più gravosi legati alla sicurezza. E ancora, come già avviene in Europa, ottimizzare le polizie, una nazionale e una locale, con collegamenti diretti tra tutte le Forze dell’ordine.
Sono le principali richieste emerse dall’incontro, a Piacenza, tra il segretario regionale Emilia Romagna del Sulpl, Paolo Sarasini, il segretario provinciale di Piacenza, Miriam Palumbo e i due candidati della Lega, Elena Murelli (proporzionale Camera nel collegio Piacenza-Parma-Reggio) e Pietro Pisani (uninominale al Senato nel collegio Piacenza-Parma provincia).
“Occorre ridare dignità al lavoro di chi indossa una divisa – ha dichiarato Pisani – e far crescere il senso di rispetto dei cittadini. Le polizie locali tutelano la sicurezza dei cittadini. Ci impegniamo a modificare la legge che organizza tutte le Forze dell’ordine. Questo è il nostro programma, che come dice Salvini, è basato sul buon senso”.
Secondo Murelli, “occorre il coordinamento di tutte le forze dell’ordine per la sicurezza del territorio e delle persone. Gli agenti della Polizia locale sono proprio l’espressione di questa territorialità e il loro operato è necessario per un Comune, non solo per fare cassa con le multe”.
Il Sulpl ha chiesto anche di entrare nel coordinamento della banca dati SDI delle Forze di polizia e non solo di poterla condividere. Inoltre, per il sindacato va avviato il numero unico 112, sono necessari più formazione e il raggruppamento delle sale operative. Infine, serve una modifica al decreto sicurezza nel quale dovrà essere inserita la polizia locale, per dare operatività reale alla norma con più forza ai sindaci.