Silvana Cavalchi direttrice della Croce rossa italiana

18 febbraio 2018 | 16:15
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Silvana Cavalchi direttrice della Croce rossa italiana

L’ex sindaco di Cadelbosco Sopra assume la carica prevista dal nuovo statuto che viene assegnata per la prima volta

REGGIO EMILIA – Il management della Croce Rossa Italiana ha un nuovo vertice: è Silvana Cavalchi, che è stata nominata dal Consiglio direttivo su indicazione del presidente Roberto Piro. Cavalchi, ex sindaco di Cadelbosco Sopra ed ex presidente provinciale Uisp, assume dunque il ruolo di direttrice, carica prevista dal nuovo statuto e che viene assegnata per la prima volta.

Il presidente Piro spiega il perché di questa scelta: “La realtà nella quale si muove la Croce Rossa è oggi molto più dinamica rispetto al passato e necessita di risposte sempre più rapide ed efficienti. Abbiamo dunque deciso di affiancare l’organo di governo, che è il Consiglio direttivo, con una figura di gestione che sviluppi gli indirizzi e sovrintenda l’organizzazione e l’operato quotidiano. Insieme al Comitato di Bologna siamo la prima sede di Croce Rossa in Emilia-Romagna a fare questa scelta strategica, dalla quale ci aspettiamo derivi un’ulteriore crescita rispetto a quella che già siamo riusciti a realizzare in questi anni”.

Fino al momento di questa nomina, la presidenza, guidata dal medico reggiano Piro, rappresentava infatti sia il vertice politico che quello manageriale. La Croce Rossa Italiana, che fino al 2014 era un ente pubblico, a seguito del decreto legislativo 178/2012 e delle successive modificazioni è divenuta un’organizzazione di volontariato di natura privata, con qualifica di Onlus. Per effetto di questa riforma, che ha anche sciolto i Comitati provinciali facendo passare da quattro a tre i livelli gerarchici, l’associazione è divenuta più snella, capillare e dunque ancora più idonea a dare risposte ai bisogni locali. I Comitati territoriali, infatti, godono ora di piena autonomia e rispondono al Comitato regionale solo in termini di controllo e di armonizzazione.

La scelta della direttrice è avvenuta dopo un accurato percorso di selezione, ad opera di una commissione di professionisti interni ed esterni all’associazione che ha vagliato le candidature e ha sottoposto al presidente la rosa costituita da quelli che più rispecchiavano il profilo individuato. Silvana Cavalchi è dunque stata scelta anche in ragione delle proprie esperienze di dirigente e presidente nel mondo associativo e di governo nelle realtà locali, avendo svolto in passato il ruolo di sindaco e di assessore. Nel presentare la direttrice all’assemblea dei soci, il presidente ha voluto sottolineare anche un altro aspetto: “Sono particolarmente soddisfatto che sia una donna a rivestire questo ruolo perché saprà mettere in campo quella volontà e quella determinazione che ben caratterizzano le nostre volontarie”.

Le prime parole della neo direttrice sono state di entusiasmo: “Ringrazio il presidente e i consiglieri della Cri di Reggio Emilia per la fiducia e per la possibilità che mi è stata offerta di un confronto con un mondo per me nuovo. Conosco bene il mondo delle associazioni per le esperienze compiute nel mio percorso personale e professionale, ma non conoscevo direttamente questo tipo di impegno che mette in relazione diretta il volontario con i bisogni e le sofferenze degli altri, costringendolo ad una continua messa in gioco di conoscenza e competenza. È sicuramente un plus valore che va riconosciuto e incentivato. Spero di essere all’altezza delle aspettative e di poter dare un contributo allo sviluppo di questa organizzazione e al lavoro che compie in favore della comunità”.

La Croce Rossa Italiana nella città di Reggio Emilia conta su circa 500 volontari e 14 dipendenti e svolge attività in svariati campi, che vanno dalla tutela della salute e della vita, all’inclusione sociale, alla protezione civile. Nonostante le difficoltà che in questi anni hanno attraversato la maggior parte delle associazioni di volontariato, la Croce Rossa è riuscita a mantenere una costante crescita delle proprie attività e a varare nuovi settori, tra cui l’aiuto agli anziani e alle persone vulnerabili.