L’associazione di consumatori: “Anche l’Ausl dovrà rispondere, ma ora revochi il gestore”
REGGIO EMILIA – Nell’eventuale processo penale contro le 13 operatrici sociosanitarie filmate dai carabinieri come protagoniste di maltrattamenti agli ospiti del centro anziani di Correggio (foto), il coordinamento delle associazioni dei consumatori (Codacons) dell’Emilia-Romagna, annuncia gia’ da ora che si costituira’ parte civile e chiamera’ come responsabili civili i vertici della struttura in cui erano ricoverati gli anziani, Coopselios che la gestiva e l’Azienda Usl per “non aver svolto controlli efficaci”.
Il presidente Bruno Barbieri, che e’ anche vicepresidente nazionale dell’associazione, chiede inoltre all’Azienda sanitaria di revocare subito la convenzione al gestore “stante il numero elevato di indagati non potendo attendere l’esito del procedimento penale e stante l’evidenza che traspare dai video”. I consumatori puntano anche il dito contro “la solita lentezza con cui il legislatore prende atto della necessita’ di normare la tutela della sicurezza delle persone piu’ deboli”, sottolineando che il testo di legge che prevede l’installazione di telecamere per gli ambienti pubblici o convenzionati destinati agli anziani e ai minori e’ stato approvato alla Camera nel 2016, ma solo nel 2017 e’ arrivato all’esame del Senato.
“Il problema della violenza sugli anziani – dice Barbieri – era noto da anni per diversi fatti di cronaca ed invece di intervenire con una decretazione di urgenza come spesso avviene per problemi molto meno ‘urgenti’ ma che rispondono agli interessi di potenti lobby si e’ scelta la via piu’ lenta”. Il Codacons, infine, invita tutti coloro che desiderino avere assistenza ed aiuto in questo come in altri casi di violenza su anziani o minori commessi in Emilia-Romagna a rivolgersi al numero verde 800-050800 o a segnalare gli episodi al numero nazionale dell’associazione 892007.