I sindacati pensionati: “La Casa Anziani di Correggio è la prima struttura pubblica accreditata in cui sono avvenuti gravi maltrattamenti nei confronti degli ospiti”
REGGIO EMILIA – Quanto è accaduto nel Centro anziani Correggio, documentato dai filmati e dalle intercettazioni ambientali pubblicati dai Carabinieri, è di una gravità sconcertante e non avrebbe mai dovuto succedere. Il fatto è ancora più grave in quanto avvenuto in una struttura di proprietà del Comune, accreditata dalla Regione e gestita dalla più importante cooperativa sociale del nostro territorio, Coopselios.
Quanto è avvenuto costituisce un ulteriore segnale di allarme per la situazione nel settore dell’assistenza alle persone non autosufficienti che rischia di degenerare anche in territori come il nostro, da sempre noto per la qualità e l‘umanità dei servizi erogati. I sindacati dei pensionati Spi-Cgil,Fnp Cisl e Uilp-Uil, hanno denunciato da tempo i pericoli derivanti dalla rinuncia da parte delle istituzioni pubbliche alla gestione diretta dei servizi in un ambito, quello del rispetto della dignità degli anziani, che rappresenta la misura del livello di civiltà di un paese.
I casi di maltrattamenti agli anziani, documentati da giornali e televisione, emergono con sconcertante regolarità nel paese e possono diventare ancora più frequenti nelle cosiddette “Case Famiglia” che sono strutture private con finalità di profitto e stanno sorgendo come funghi, approfittando di una pressoché totale assenza di regolamentazione. Quanto è successo a Correggio mostra un ulteriore aggravarsi della situazione: la Casa Anziani di Correggio è la prima struttura pubblica accreditata in cui sono avvenuti gravi maltrattamenti nei confronti degli ospiti.
L’accreditamento, il sistema in essere nella nostra Regione che dovrebbe garantire la qualità del servizio, se non viene supportato sufficientemente da controlli mirati, con caratteristiche di continuità e di estemporaneità non fornisce la garanzia di mantenimento nel tempo dei livelli di assistenza richiesti. Restiamo in attesa che la giustizia faccia il suo corso e che i responsabili rispondano dei loro atti di fronte alla legge.
I sindacati dei pensionati di Reggio concordano con la richiesta presentata alla Regione dai sindacati regionali dei pensionati per l’apertura immediata di un tavolo per affrontare questi temi; esprimono la loro solidarietà alle vittime dei maltrattamenti e ai loro famigliari, si considerano parte lesa e chiederanno di costituirsi parte civile al processo.