Parco dell’innovazione, al via la fase due della città

4 maggio 2018 | 14:00
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Parco dell’innovazione, al via la fase due della città
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Parco dell’innovazione, al via la fase due della città
Parco dell’innovazione, al via la fase due della città

Entrano nel vivo gli interventi a Santa Croce dove gli immobili riqualificati ospiteranno attivita’ sociali, sportive e culturali. Ad ottobre le prime aziende si trasferiranno al capannone 18

REGGIO EMILIA – Il progetto da 50 milioni di investimenti pubblico-privati del Parco dell’innovazione di Reggio Emilia “entra pienamente nella fase 2”. E si sposta dalla fabbrica, cioe’ i capannoni delle ex Officine Reggiane, alla “citta’”. Vale a dire il quartiere di Santa Croce dove, oltre alla riapertura del braccio storico di viale Ramazzini, gli immobili industriali presenti saranno riqualificati per ospitare attivita’ sociali, sportive e culturali.

A fare il punto della situazione e’ Luca Torri, amministratore di Stu Reggiane (partecipata dal Comune di Reggio Emilia e Iren Rinnovabili) che parla di “un beneficio economico per la citta’ dalle aziende che si insedieranno al parco dell’innovazione, ma anche un beneficio sociale per il quartiere che vivra’ una nuova vita”. Andando con ordine, il primo capannone ad essere completato sara’ il 18 attiguo al Tecnopolo, dove gia’ dal prossimo ottobre inizieranno a trasferirsi le aziende che hanno acquistato degli spazi al suo interno.

I lavori sono in fase avanzata e gia’ ad agosto alcune parti del piano terra dovrebbero essere pronte. Nei prossimi mesi estivi partira’ poi una raffica di nuovi appalti su progetti gia’ completati: il capannone 17, e il 15 (suddiviso in tre lotti: A, B e C). A completare il quadro degli interventi sono il secondo lotto del parcheggio di piazzale Europa – il primo inaugurato poche settimane fa – e il collegamento tra quest’ultimo e la stazione ferroviaria storica. Nell’ambito di questo intervento, come anticipato in commissione da Torri, nascera’ uno skate park “tra i piu’ grandi d’Italia”.

Nel quartiere Santa Croce si e’ intanto insediata la prima attivita’: un centro diurno per disabili. I finanziamenti statali per il quartiere derivano dal piano periferie (18 milioni), quelli per le Reggiane dal “piano citta’” di qualche anno fa.