Al mattino presto rivolgeva morbose attenzioni alle donne: i carabinieri denunciano un 56enne di Poviglio
CASTELNOVO SOTTO (Reggio Emilia) – Dal “palcoscenico” che aveva ricavato in una strada del centro abitato di Castelnovo Sotto si esibiva in particolari performance di autoerotismo: scene rivolte, stando alla denuncia della diretta interessata, a una donna che al mattino presto era solita andare a lavorare in ufficio e che suo malgrado si è ritrovata ad essere molestata dall’esibizionista: un pensionato 56enne abitante a Poviglio, ora finito nei guai.
E’ accaduto a cavallo dei mesi di giungo e luglio. Da qualche tempo un’impiegata 50enne del paese, quando andava al mattino sul posto di lavoro era solita imbattersi in un’autovettura dove, al posto di guida, sedeva un anziano. Nulla di sospetto, sarà solito aspettare qualcun ha pensato inizialmente la donna ma dopo qualche tempo tuttavia ha capito a proprie spese che l’uomo era un esibizionista. Dopo qualche tempo l’uomo, sceso dall’auto, si rivolgeva alla donna lanciandole sguardi “ammiccanti” seguiti da inequivocabili gesti di autoerotismo. Così la donna si è rivolta ai carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto formalizzando la denuncia.
Il tipo e il modello della targa non hanno portato tuttavia ad una svolta immediata nelle indagini: l’autovettura indicata dalla vittima risultava appartenere a un ragazzo giovane non corrispondente, per descrizione, all’uomo che la donna era solito suo malgrado “incontrare” al mattino. Alla luce degli elementi acquisiti, i carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto, negli orari in cui l’uomo era solito piazzarsi, eseguivano mirati servizi di osservazione che portavano una mattina a intercettare un sospetto corrispondente per descrizione all’esibizionista e che peraltro viaggiava alla guida dell’auto indicata dalla vittima.
L’uomo fermatosi al solito posto alla vista dei carabinieri si è allontanato ma è stato raggiunto dai militari: la prova del nove sulla sua responsabilità in ordine al reato di atti osceni veniva fornita dalla stessa vittima che, in apposita seduta di individuazione fotografica, riconosceva l’uomo nell’esibizionista.