Neogenitori con bebè: niente fila in tutti gli uffici postali italiani
Novità scaturita da un’iniziativa intrapresa a Reggio dalla consigliera provinciale di parità Maria Giovanna Mondelli
REGGIO EMILIA – Da questa estate mamme e papà con neonati al seguito avranno la priorità in tutti gli uffici postali italiani. E gli avvisi di cortesia, che già dal luglio 2015 facilitano l’accesso agli sportelli di Poste italiane alle persone con disabilità motorie e visive e alle future mamme, riporteranno anche i genitori con neonati. Questa piccola attenzione, destinata comunque ad agevolare in maniera considerevole le intense giornate di tanti neogenitori in tutta Italia, nasce proprio da Reggio, grazie a un’iniziativa intrapresa nello scorso giugno dalla consigliera provinciale di parità Maria Giovanna Mondelli.
Una mattina, come tante, passata in Posta, e l’attenzione che si sofferma “su una giovane mamma con una bimba di qualche mese in passeggino costretta a una lunga attesa così come da numero di prenotazione”. Da lì una segnalazione da parte della stessa Mondelli alla consigliera nazionale di parità Francesca Bagni Cipriani, che a sua volta ha sollecitato i vertici di Poste italiane. A fine luglio, la risposta positiva del responsabile Corporate Affairs di Poste italiane, Giuseppe Lasco: “In un’ottica di continua attenzione verso il cliente, siamo lieti di informarla che stiamo provvedendo ad inserire negli avvisi di cortesia, presenti nelle sale di attesa dei nostri uffici postali, anche le priorità ai genitori con neonati al seguito, priorità che spesso viene già fornita dagli operatori di sportello nei casi di effettiva palese necessità”.
Spesso, ma non sempre. Ad esempio, non in quella mattina di inizio giugno che aveva spinto la consigliera di parità reggiana a inviare una mail alla sua referente nazionale. “Ero in un ufficio postale di Reggio e non ho potuto fare a meno di notare quella giovane mamma con una bimba di qualche mese in passeggino costretta a una lunga attesa – ricorda Maria Giovanna Mondelli – Qualcuno si è offerto di cederle il proprio posto, ma poiché il servizio di prenotazione della signora era diverso da quello di colui che le dava la precedenza, le impiegate non lo hanno accettato. La bimba, intanto, era sempre più insofferente, la mamma, sudata ed esasperata, cercava di calmarla con ciuccio, biberon, giochini, ma l’unico modo per tranquillizzarla erano le chiavi della macchina che la neonata ha succhiato per tutto il tempo…”.
“Visto che nelle poste un cartello invita a dare la precedenza agli anziani, alle donne gravide e ai disabili in sedia a rotelle, mi sono qualificata, ho chiesto di parlare con la direttrice e l’ho invitata ad aggiungere le donne con bimbi piccoli – continua la consigliera provinciale di parità – ‘La competenza è di Poste italiane nazionali’, è stata la sua risposta: quindi appena tornata in ufficio ho inviato una mail alla consigliera nazionale, perché la scena mi aveva davvero colpito per come le madri non vengano rispettate tra l’indifferenza generale: eppure meriterebbero di essere considerate come eroine in un mondo che non fa più bambini e crea solo ostacoli a chi va controcorrente. Tra l’altro, quella stessa mattina, avevo ricevuto tre donne con grandi problemi lavorativi proprio a causa della maternità…”.
“Grazie all’intervento della consigliera nazionale di parità, Francesca Bagni Cipraini, e alla sensibilità di Poste italiane, ora anche i genitori con neonati potranno, giustamente, evitare lunghe ed estenuanti code agli sportelli”, conclude Maria Giovanna Mondelli.