Scuola chiusa a Rivalta, il preside: “I problemi erano stati segnalati al Comune”
Affollata assemblea, ieri sera al cinema di Rivalta, con i genitori dei 180 alunni che dovranno essere trasferiti nella parrochia di S. Ambrogio per il primo mese di lezioni
REGGIO EMILIA – “La scuola aveva segnalato, con una comunicazione precisa all’amministrazione comunale, le perplessità e i dubbi su quella situazione e c’era, da parte della dirigenza scolastica, la consapevolezza che fosse da monitare. Per intervenire si attendeva un momento in cui fosse possibile possibile sospendere l’attività scolastica”.
Lo ha affermato ieri sera al cinema di Rivalta, di fronte a oltre un centinaio di genitori, il dirigente scolastico Paola Campo durante l’incontro per rassicurare i padri e le madri dei 180 alunni della scuola elementare Don Pasquino Borghi, che è stata chiusa per lavoridopo che si è scoperto che in un’aula al primo piano dell’edificio è crollato un pezzo di controsoffitto.
Continua il dirigente scolastico: “Abbiamo deciso di tenere monitorata la soluzione per garantire la sicurezza senza cedere a timori irrazionali che potevano sorgere per chi non è esperto. Quando ci si è resi conto che il problema era sostanziale, si è stabilito che, pur lavorando per far continuare l’attività didattica, bisognava attivarsi perché l’intervento diventava prioritario”.
Le parole della dirigente sono state confermate anche dal presidente del consiglio di istituto, Giovanni Mazzi, che ha aggiunto: “Come genitore e come componente del consiglio di istituto, posso dire che questa situazione era monitorata e non è una sorpresa. Su sollecitazione di insegnanti e genitori, avevamo richiesto una serie di verifiche e interrogato l’amministrazione comunale perché verificasse lo stato dell’ala storica della scuola. Il distacco dell’intonaco ha accelerato il tempi di questi interventi. La scuola e i genitori erano attenti su questo tema”.
Dopo di lei ha preso la parola l’assessore comunale all’istruzione Raffaella Curioni, che ieri era presente all’incontro insieme al vicesindaco Matteo Sassi, che ha aggiunto: “Si è staccato un piccolo pezzetto di intonaco dal soffitto di un’aula. Siamo subito intervenuti per fare una verifica approfondita sulle altre aule ed è risultato necessario un intervento. Il distacco di intonaco si è verificato in un metro quadrato di soffitto. La scelta che abbiamo fatto, mettendo risorse urgenti a disposizione, è stata quella di intervenire su tutta la scuola. Poi abbiamo pensato a via Verdi, perché lì ci sono dieci aule pronte dato che la scuola Bartali torna in via Premuda, ma per voi sarebbe stato un disagio importante e abbiamo cercato di evitare questa soluzione optando per la parrocchia di S. Ambrogio. I lavori finiranno entro un mese. La ditta è già stata individuata. E’ un’azienda seria che stiamo utilizzando anche in altri cantieri”.
Ha poi preso la parola il dirigente Ermes Torreggiani, dirigente del servizio ingegneria e manutenzioni del Comune, che ha detto: “Sull’edificio storico è stato fatto, vent’anni fa, un intervento importante sul piano antisismico e il quadro fessurativo è stato tenuto sotto controllo. Nel ’97 è stata rifatta la copertura ed è stato aggiunto un cordolo in cemento armato. Le fessurazioni interne ed esterne che vedete nell’edificio non destano preoccupazione. Questo è dovuto a un movimento causato dall’essiccamento del terreno provocato dalla scarsità delle piogge. E’ un fenomeno che si sta verificando in molti edifici in muratura della nostra ed è dovuto all’abbassamento del terreno provocato dalla siccità. Riteniamo che le fessure e il distacco dell’intonaco siano due cose slegate fra di loro. Il distacco dell’intonaco è dovuto alla vecchiaia del solaio. Estenderemo l’intervento a tutto il solaio e alle quattro aule e al corridoio che stanno al piano rialzato. Metteremo una rete aderente al soffitto, a maglia quadrata, in materiale plastico, che impedirà che ci siano delle cadute. Lo abbiamo già fatto alla Pascoli a Reggio. Il tempo più lungo sarà quello della fornitura dei materiali: quindici giorni. Poi ci vorranno altri quindici giorni per fare il lavoro”.
Al termine dell’incontro c’è stata una visita alle classi allestite nella vicina parrocchia di S. Ambrogio. Tecnici e assessore hanno voluto rassicurare i genitori che le misure di sicurezza sono state rispettate e che non ci dovrebbero essere problemi su questo aspetto.