“Decreto Salvini, così si crea insicurezza nelle città”
Il capogruppo del Pd, Andrea Capelli: “Basterebbe non fare sempre il pappagallo del ministro Salvini, sulle cui azioni anche molti vostri elettori cominciano a nutrire forti dubbi”
REGGIO EMILIA – Cara consigliera Guatteri, il sindaco Vecchi ha espresso una posizione equilibrata, non ha annunciato nessuna disobbedienza, ha sottolineato quanto già espresso da tanti autorevoli costituzionalisti, ovvero evidenti lacune e contraddizioni costituzionali e sopratutto aspetti della legge che andrebbero modificati per il bene delle nostre città non di forze politiche. Sono le stesse posizioni espresse oggi da diversi parlamentari del M5S e dallo stesso sindaco di Livorno e a quanto pare anche di Roma e Torino.
Centinaia di migliaia di persone in tutta Italia diventeranno presto irregolari, persone lasciate in balia di se stessi o nella peggiore delle ipotesi in balia delle mafie. I comuni non potranno più prenderli in carico, lo Stato, al di là di tanta propaganda, non è in grado di accompagnarli nei paesi di origine. Il risultato è che il Decreto sicurezza sarà il Decreto insicurezza.
A volte cara consigliera basterebbe un po’ di buon senso e meno pregiudizio, e ciò che ogni giorno i sindaci italiani mettono in campo per affrontare i tanti problemi: realismo e pragmatismo.
Basterebbe capire il significato della collaborazione istituzionale a tutti i livelli. Soprattutto da parte di chi dichiara di ambire a governare una città, anche se a quanto pare intendere iniziare la campagna elettorale per le amministrative senza nemmeno un candidato che ci metta la faccia fin da subito.
E sopratutto basterebbe non fare sempre il pappagallo del ministro Salvini, sulle cui azioni anche molti vostri elettori cominciano a nutrire forti dubbi. Il vostro inciucio di governo non vi porti a negare i problemi reali delle nostre città. I vostri sindaci lo hanno già capito, aspetteremo che anche a Reggio Emilia si possa parlare il linguaggio della realtà.