Festa Tricolore, la Casellati: “Tutelare la centralità del Parlamento”
La presidente del Senato: “La bandiera rappresenta l’italianità più vera”. Mattarella: “Riafferma l’identità di pace e cooperazione”. Il grido dell’operaio in pensione: “Accoglienza, accoglienza a casa nostra”. Delrio: “Bella l’idea di donare agli studenti il manifesto sulle leggi razziali”.
REGGIO EMILIA – La bandiera Tricolore e’ “l’essenza stessa dell’italianita’, la prima e piu’ profonda immagine di questo Paese. Ci rappresenta tutti e per questo va amata e rispettata”. L’ha detto la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, intervenuta oggi a Reggio Emilia alle celebrazioni del 222esimo anniversario del vessillo nazionale, nato nel 1797.
“É per me motivo di commozione – aggiunge la seconda carica dello Stato – perche’ e’ il simbolo del vissuto, delle lotte e delle conquiste dell’Italia che conosciamo oggi e di cui dobbiamo andare orgogliosi: libera, democratica e solidale”. La bandiera, conclude Casellati, “e’ la nostra storia e il nostro futuro”.
Prosegue la presidente del Senato: “L’italianita’ e’ il nostro tratto distintivo, è il valore aggiunto di chi affronta le sfide della globalizzazione difendendo la propria storia e le proprie tradizioni: a partire dalle radici cristiane alla base della nostra comunità. E’ il codice comportamentale di chi si impegna per un Paese dove venga riconosciuto e premiato il merito. Ed e’ compito della politica, a tutti i livelli, tradurre questo proposito in azioni concrete per invertire il trend della fuga dei cervelli ed offrire alle giovani generazioni reali opportunita’ di crescita e di affermazione”.
La Casellati: “Salvaguardare la centralità del Parlamento”
E conclude: “Nell’economia e nell’ingegno, nel sapere e nelle arti, nelle scienze e nell’eno-gastronomia, nella moda e nello sport, nel cinema e nella musica, l’italianita’ e’ il nostro tratto distintivo: e’ il sentimento di chi ritiene che non debbano esserci disuguaglianze e che vada aiutato e sostenuto chi resta indietro; cosi’ come vanno difese e supportate le fragilita’: penso alle donne vittime di violenza, ai disabili, agli anziani, all’infanzia. Una sfida che puo’ essere vinta solo grazie all’impegno dei tanti volontari che ogni giorno fanno onore all’intero Paese. Un impegno che deve trovare attenzione da parte delle Istituzioni, anche sotto il profilo fiscale ed economico. L’italianità e’ anche il sacrificio di chi, proveniente da ogni angolo d’Italia, si batte’ nelle trincee della Prima guerra mondiale per l’unita’ e per la democrazia. Quella democrazia che non deve essere mai data per scontata e che va salvaguardata in tutte le sue articolazioni, compresa quella centralita’ del Parlamento che rappresenta tutti i cittadini”.
Delrio: “Bella l’idea di donare agli studenti il manifesto sulle leggi razziali”
Per l’ex ministro e sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio “oggi ricordiamo l’amore e l’affetto per la bandiera e per coloro che hanno combattuto per rendere questo Paese una repubblica e una democrazia”. Anche per questo, aggiunge Delrio, “molto bella l’idea del Comune di donare agli studenti il manifesto sulle leggi razziali agli studenti, perche’ quei momenti bui non devono ritornare”.
Il grido dell’operaio in pensione: “Accoglienza, accoglienza a casa nostra”
“Accoglienza, accoglienza a casa nostra”. A gridarlo e’ un cittadino di Reggio Emilia, dove in piazza Prampolini sono iniziate stamattina le celebrazioni per i 222 anni della nascita della bandiera Tricolore. Il vessillo nazionale rosso, bianco e verde che nacque il 7 gennaio 1797 nella citta’ emiliana come emblema della Repubblica Cispadana. Il fuori programma alla cerimonia – a cui ha presenziato la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati – il signor Poldo, operaio in pensione “di sinistra”, lo spiega cosi’: “Come si fa a non dire accoglienza. Come si fa ad escludere un concetto cosi’ in una giornata come questa. Mi sembra elementare”. Conclude il cittadino: “Sono sempre stato di sinistra e in questa citta’ come in fabbrica si e’ sempre lavorato tutti insieme con altruismo”.
Mattarella: “Riafferma l’identità di pace e cooperazione”
“Si celebra oggi il 222esimo anniversario del Tricolore, simbolo della Patria. Da Reggio Emilia la nostra bandiera e’ stata il testimone di tutti gli avvenimenti che hanno segnato il Risorgimento e la conquista dell’Unita’ d’Italia, sino alla Repubblica. Un cammino distinto da momenti di grande entusiasmo e anche da terribili sofferenze, superate con la tenacia, la caparbieta’ e l’eroismo di un popolo che non ha mai rinunciato a voler dare ai propri figli un futuro migliore”.
Lo dice Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa del Tricolore. “Nel Tricolore- aggiunge- gli italiani hanno sempre visto riflettersi la loro storia comune. La bandiera e’ un testimone che viene passato di generazione in generazione per riaffermare i valori della nostra identita’ in un contesto internazionale che ci vede, raccolti nella comune casa europea, fermi sostenitori della pace e della cooperazione fra le genti. Al Tricolore guardano con rispetto, animati da sentimenti di onore e lealta’, tutti gli italiani che, in esso e nella Costituzione, si riconoscono concittadini. Viva il Tricolore, viva la Repubblica”.