Migranti, una catena umana per “resistere” a Salvini
È “L’Italia che resiste”, manifestazione nazionale contro le politiche sull’immigrazione del Governo, che sbarca anche Reggio Emilia sabato, a partire dalle 14, in piazza Prampolini
REGGIO EMILIA – Una catena umana intorno al municipio vestiti di rosso, in ricordo dei migranti che hanno perso la vita nel Mediterraneo. È “L’Italia che resiste”, manifestazione nazionale contro le politiche sull’immigrazione del Governo, che sbarca anche Reggio Emilia sabato, a partire dalle 14, in piazza Prampolini.
L’iniziativa e’ promossa dal comitato reggiano di Liberi e Uguali, a due giorni dall’inchiesta della Procura che ha svelato un giro di sfruttamento del lavoro nero dei richiedenti asilo, impiegati come personale della security in grandi concerti e locali del nord. Il flash mob nasce come autoconvocazione spontanea da parte di pochi cittadini appartenenti a una ong (Rainbow for Africa) che si occupa principalmente di assistenza sanitaria.
“Ancora una volta- spiegano gli esponenti del comitato LeU- riteniamo che Reggio Emilia, per storia e tradizione democratica, non possa restare indifferente a questa sollecitazione. Ci siamo sentiti in dovere di provare a organizzare un presidio anche nella nostra citta’ per dare voce e risalto a questa iniziativa di cittadini cosi vicini ai nostri principi. Invitiamo tutti ad aderire e a sostenere l’iniziativa per ribadire, ancora una volta, la nostra decisa difesa dei migliori valori della Costituzione”.
Nella nostra città hanno aderito ad oggi: Liberi e Uguali – Comitato di Reggio Emilia, Sinistra Italiana – Federazione Reggio Emilia, Possibile – Comitato Agorà 7 Luglio, Articolo Uno – MDP Reggio Emilia, Libera – Coordinamento provinciale Reggio Emilia, Passaparola Aps, A.F.C.A.D. – Associazione per il Film e la Cultura degli Africani della Diaspora, Associazione Yakaar, Partito Democratico – Reggio Emilia, Arci Reggio Emilia.