Migranti, Di Maio: bisogna decolonizzare l’Africa
L’ambasciatrice d’Italia convocata a Parigi in seguito alle ultime dichiarazioni del vicepremier che ieri ha detto: “Se la gente parte dall’Africa è perché alcuni Paesi europei con in testa la Francia, non hanno mai smesso di colonizzare decine di Stati africani”
REGGIO EMILIA – Bisogna “decolonizzare l’Africa” e anche l’Ue “deve occuparsi di questo tema”. Lo dice il vicepremier Luigi Di Maio, interpellato dopo che l’ambasciatrice italiana in Francia è stata convocata in seguito alle sue dichiarazioni. “Guardiamo in faccia anche le cause, non solo gli effetti dell’emigrazione. Ci sono autorevoli economisti di tutto il mondo che ne parlano, noi abbiamo solo acceso il faro su una verità”, insiste Di Maio. “Io non credo che sia un caso diplomatico, io credo che sia tutto vero”.
Così Di Maio replica a chi gli chiede della convocazione dell’ambasciatrice italiana a Parigi in seguito alle sue dichiarazioni contro la presenza francese in Africa. “La Francia è uno di quei Paesi che stampando la moneta per 14 Stati impedisce lo sviluppo e contribuisce alla partenza dei profughi – tiene il punto il vicepremier -. Se l’Europa in questo momento vuole avere un po’ di coraggio, deve avere la forza di affrontare il tema della decolonizzazione. Noi abbiamo acceso un faro di verità”.
L’ambasciatrice d’Italia a Parigi, Teresa Castaldo, è stata convocata dal ministero degli Esteri francese in seguito alle ultime dichiarazioni del vicepremier Luigi Di Maio, che ieri aveva detto che “se la Francia non avesse le colonie africane, che sta impoverendo, sarebbe la quindicesima forza economica internazionale e invece è tra le prime per quello che sta combinando in Africa”. Lo apprende l’Ansa da fonti diplomatiche.
“Queste dichiarazioni da parte di un’alta autorità italiana sono ostili e senza motivo visto il partenariato della Francia e l’Italia in seno all’Unione europea. Vanno lette in un contesto di politica interna italiana”: è quanto affermano fonti diplomatiche francesi interpellate dall’ANSA a Parigi.
“Alcune dichiarazioni vengono fatte per uso nazionale, somigliano a provocazioni, perché il contenuto è vuoto o irresponsabile, per cui è preferibile evitare di cedere alla provocazione”. Così il commissario agli Affari economici Ue Pierre Moscovici sulle dichiarazioni del vicepremier Luigi Di Maio. “La qualità delle relazioni tra la Francia e l’Italia è importante. Mi auguro che si possa presto superare questa fase conflittuale che trovo negativa e priva di senso. Le provocazioni di solito squalificano chi le fa”.