Migranti, Vinci a Codeluppi: “I cittadini italiani non sono bancomat”
Il deputato del Carroccio replica al presidente della Dimora D’Abramo: “Ci lasciano stupefatti le parole della cooperativa sociale Dimora d’Abramo, il rispetto di una norma non può creare danni”
REGGIO EMILIA – “Richiedenti asilo ora in difficoltà nel trovare lavoro? Nessuno pensa ai nostri 50enni disoccupati, questa la nostra priorità. I cittadini italiani non devono essere solo dei bancomat, ma devono avere anche loro dei diritti”. Lo scrive il deputato della Lega Nord, Gianluca Vinci, replicando alla nostra intervista con Luigi Codeluppi, presidente della Dimora D’Abramo.
Continua il segretario emiliano del Carroccio: “Ci lasciano stupefatti le parole della cooperativa sociale Dimora d’Abramo, il rispetto di una norma non può creare danni, ma anzi crea legalità ma soprattutto maggiore tutela anche per i cittadini reggiani. Non è tollerabile vi siano canali paralleli per trovare occupazione a discapito di tanti reggiani disoccupati, magari cinquantenni, che, a causa della crisi economica, si trovano in concorrenza nella ricerca di un lavoro da tanti giovani richiedenti asilo magari pure con canali preferenziali con l’ufficiale fine dell’integrazione di soggetti dei quali non si conosce neanche ancora l’esito della domanda, rigettata nel 93% dei casi”.
Continua Vinci: “Dalla stampa abbiamo saputo che, a quanto pare, i richiedenti asilo che venivano sfruttati per essere adibiti, illegalmente, alla sicurezza nei concerti sarebbero stati ospitati, almeno in parte, secondo l’inchiesta condotta dai carabinieri, dalla Coop. Soc. Dimora D’Abramo. Ci appare allora come una azione mediaticamente diversiva l’accusa al ministro Salvini di aver peggiorato, quando il sistema legislativo precedente al Decreto Salvini ha dimostrato proprio in quella realtà di non essere in grado di garantire una corretta integrazione esente da criticità”.
Conclude Vinci: “Per noi è arrivato il momento di dedicare questa grande attenzione non a dei perfetti sconosciuti ma per la tutela delle nostre famiglie, a tutti quei nostri concittadini onesti ai quali nessuno si offre di pagar l’affitto e che per pudore neanche lo chiedono. Un buon padre di famiglia non fa morir di fame i propri figli per sfamare gli estranei che vengono sfamato solo dopo, questo concetto basilare, un tempo ovvio, è stato stravolto dalla Sinistra, ma non da questo Governo”.